«Ora sono semplicemente un pellegrino»

«Inizio l’ultima tappa su questa terra», una benedizione alla folla in giubilo, e l’ingresso nelle stanze Pontificie di Castel Gandolfo, nuova residenza di Papa Benedetto XVI, dalle 20, momento in cui decadrà della carica “Papa emerito”.
Un evento epocale. Una folla che ha seguito da Roma, in Piazza San Pietro, sui maxischermi, e a milioni di fronte alle televisioni, il volo del pontefice da Città del vaticano alla sua nuova residenza.
Prima l’arrivo in auto, un’elegante berlina tedesca di colore scuro, che lo ha portato all’elicottero con il quale ha traversato Roma, fra lo scampanìo di tutte le chiese della capitale che lo hanno salutato. Nel breve tragitto verso il velivolo c’è il tempo anche per un tweet: ”Grazie per il vostro amore e il vostro sostegno. Possiate sperimentare sempre la gioia di mettere Cristo al centro della vostra vita’’. Al momento dell’uscita del Papa dall’Appartamento Pontificio, monsignor Georg Gaenswein era visibilmente commosso e piangeva, come molti alti porporati e moltissimi fedeli.
Poco dopo le 17.30 l’atterraggio. Ad attenderlo il presidente e il segretario del Governatorato, cardinale Giuseppe Bertello e monsignor Giuseppe Sciacca che lo hanno hanno accolto nell’eliporto delle Ville Pontificie a Castel Gandolfo. Erano presenti anche il direttore delle Ville, Saverio Petrillo, il sindaco e il parroco della cittadina laziale e il vescovo di Albano, monsignor Marcello Semeraro.
Un fatto che farà storia e che si è concluso con una benedizione discesa sui fedeli di Castel Gandolfo e di tutto il mondo, incollati alla tv.