Penalità al Varese, decisione rimandata a marzo

È durata pochi minuti l’udienza alla Corte di giustizia federale per i rappresentanti del Varese 1910 (l’avvocato Stefano Amirante e il segretario generale Giuseppe D’Aniello), andati a Roma per la richiesta di revisione del punto di penalizzazione inflitto la scorsa estate al club biancorosso. I componenti della Procura Federale (era assente il procuratore capo Palazzi) hanno infatti deciso per un rinvio tecnico al prossimo 14 marzo, un giovedì. Una scelta motivata dalla volontà di attendere le motivazioni (non sono ancora state rese pubbliche) con cui il Tnas ha derubricato l’incolpazione a carico dell’ex tesserato Emanuele Pesoli da "illecito sportivo" alla meno grave "condotta sleale".
Il rinvio è letto in maniera ottimista dall’avvocato Amirante: «La scelta della Corte è sicuramente interlocutoria, ma se vogliamo provare a leggere un significato, questo dovrebbe essere positivo. Infatti, se avessero deciso di dichiarare l’inammissibilità della nostra richiesta di revisione, non vi sarebbe motivo di attendere il deposito delle motivazioni da parte del Tnas. Ora risulterà essenziale anche per noi leggere come mai, e in base a quali ragionamenti l’illecito sportivo di Pesoli sia stato derubricato in condotta sleale».
A questo punto quindi il Varese scenderà in campo sabato al "Bentegodi" di Verona distaccato di quattro lunghezze dalla formazione scaligera: 47 punti contro 43.

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