Si dimettono dieci consiglieri, cade la giunta a Venegono
I sei consiglieri di maggioranza del Pdl abbandonano la Lega e presentano le dimissioni in municipio con altri quattro consiglieri di minoranza. Il sindaco Francesca Brianza non commenta. Legislatura finita
Il sindaco si candida alle elezioni regionali e la maggioranza Pdl-Lega Nord si spacca. Venerdì mattina alcuni consiglieri comunali di maggioranza del Popolo delle Libertà, insieme a quelli di minoranza di Ripensiamo Venegono e Uniti per Veneogno, hanno presentato le dimissioni, aprendo di fatto la crisi politica e costringendo il sindaco Francesca Brianza (Lega Nord, anche assessore provinciale) a dover rimettere il mandato.
La Brianza (nella foto) ha scelto di non rilasciare nessuna dichiarazione ufficiale.
Le tensioni tra le due fazioni politiche erano nell’aria da tempo, già dal 2011 quando i consiglieri non votarono l’assestamento di bilancio. Nei mesi ci sono stati riavvicinamenti vari ma sempre con molta tensione, tanto che il Pdl aveva chiesto più volte un “riequilibrio di giunta”, poi mai avvenuto. Fino all’ultima polemica delle ultime ore con le dimissioni del coordinatore cittadino della Protezione Civile e di altri otto membri. Ora la crisi conclamata, con il mal di pancia del Popolo delle libertà per la candidatura della Brianza al consiglio regionale. «Queste dimissioni sono un atto dovuto dopo gli avvenimenti che si sono susseguiti negli ultimi giorni e che ci hanno lasciato l’amaro in bocca – si legge nella comunicazione diffusa dal Pdl cittadino -; dopo aver appreso solo dai giornali che il sindaco Brianza si era candidata per le elezioni regionali».
Le dimissioni
A dimettersi venerdì mattina alle 9.30, presentando documentazione formale in Municipio, sono stati quindi sei consiglieri di maggioranza del Pdl (Pellegrini, Canziani, Carino, Bombelli, Desideri, Girola), mentre della minoranza c’erano tre consiglieri di Ripensiamo Venegono (Lanzo, Di Giglio, Muraro) e uno di Uniti per Venegono (Nicodano). Lasciando così di fatto isolata la Lega Nord (con i consiglieri Parolo, Crespi, Limido, Peri), uno del Popolo delle Libertà (Pirrone) con un consigliere di opposizione di Ripensiamo Venegono (Lorenzini).
Il Popolo delle Libertà
A far infuriare i consiglieri del Popolo delle libertà è stato anche un avvicinamento ai consiglieri di opposizione di Ripensiamo Venegono da parte della Lega: «Un “golpe”ai danni del nostro gruppo – definiscono dal Pdl -. Avrebbe dovuto essere sancito durante una riunione il giorno 4 febbraio presso la sede della Lega in presenza dei Leghisti, della Minoranza e del Coordinatore degli Enti Locali del carroccio, solo che proprio alcuni componenti delle minoranze hanno correttamente deciso di non parteciparvi facendo mancare così il numeri per poter compiere la scorretta e ignobile mossa. Per questo motivo siamo stati costretti a rassegnare le nostre sofferte dimissioni con le minoranze».
Infatti, se la Brianza venisse eletta nel consiglio regionale, sarebbe stata costretta a dimettersi da sindaco portando il paese a un lungo commissariamento. «Rassegnando ora le dimissioni ora il paese dovrebbe andare a votare nel maggio del 2013».
Il segretario provinciale della Lega Nord
«Queste dimissioni hanno lasciato di stucco tutti quanti – commenta il segretario provinciale della Lega Nord, Matteo Bianchi -. I consiglieri del Pdl che si sono dimessi sono dettate da delle logiche di carattere personalistico che si antepongono al bene comune del paese. È purtroppo una situazione che si portava avanti da anni: fin dall’inizio di questa amministrazione questi consiglieri pensavano a farsi delle ripicche personali. Crediamo che questo atto sia totalmente da irresponsabili».
Sulle accuse che Francesca Brianza abbia usato Venegono per altri fini politici, Bianchi risponde che «era già assessore provinciale quando è stata eletta sindaco. Questi sono spot che vengono usati per la campagna elettorale e che dovrebbero essere messi nel cassetto».
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