“Asilo nido: costruire il futuro del servizio, senza rassegnazione”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Assessore del Comune di Malnate ai servizi educativi, Filippo Cardaci, riguardante le scelte dell’amministrazione comunale rispetto all’asilo nido, argomento trattato anche nello scorso consiglio comunale.

Nella crisi che stiamo vivendo è facile correre il rischio di disfarsi di servizi pubblici essenziali con la motivazione che “costano troppo”.

La tendenza, per amministrazioni poco attente al territorio, è quella di esternalizzare i servizi, anche quelli che funzionano e sono da decenni di supporto e di riferimento per le famiglie.

In queste settimane molto si è parlato della nuova gestione dell’asilo nido.

La gestione mista attuale è purtroppo problematica a causa di difficoltà normative e gestionali e di fronte all’amministrazione c’erano pertanto solo tre strade percorribili.

La strada più facile e la più battuta era quella, appunto, di esternalizzare l’asilo nido comunale, di “venderlo” (nei casi più “estremi”, cedendo anche il personale comunale o mettendolo in mobilità).

L’altra strada, tortuosa e poco praticabile, era quella di appaltare l’intero servizio all’esterno, comandando presso il privato i dipendenti pubblici in forza presso il nido.

L’ultima strada, la meno battuta e forse più in salita, era quella di mantenere l’asilo nido comunale  con una gestione diretta, con i dipendenti comunali già in forza.

La prima strada ci avrebbe privato dell’asilo nido comunale che sarebbe stato gestito da un concessionario e con cui il Comune avrebbe solo potuto convenzionarsi per eventuali agevolazioni tariffarie (non ci sarebbero state più, ad esempio, fasce ISEE) e per esercitare qualche forma di controllo, con la precisazione che esternalizzare significa cedere la gestione del servizio (ed è quindi contraddittorio affermare di voler esternalizzare mantenendo la gestione del servizio!). 

La seconda strada, senza considerare le notevoli difficoltà gestionali e gli incrementi di costi, non era in realtà risolutiva poiché la condizione di comando dei dipendenti pubblici è comunque una situazione temporanea che deve essere alla fine definita o col trasferimento presso il privato o il reinserimento nella struttura comunale.

Dunque l’amministrazione ha fatto la scelta di credere fortemente nel nostro asilo nido, impegnandosi a garantire il servizio di eccellenza che finora ha garantito, attraverso una gestione diretta con il personale comunale. Il nido comunale, data l’attuale impossibilità di assumere nuovo personale, potrà accogliere 35 bambini, ma è impegno dell’amministrazione garantire almeno i posti già garantiti nell’anno 2012/13 (pari a 49) attraverso la creazione di una rete collaborativa con i servizi del territorio e comunque cercando in futuro di investire e aumentare le disponibilità del nido comunale, anche con nuove progettualità. 

Questa scelta, in tempi così difficili, è certamente coraggiosa e controtendenza, ma è motivata dalla volontà politica di mantenere e cercare di rafforzare sempre più un servizio essenziale per le famiglie malnatesi, senza dimenticare lo sforzo di creare e costruire reti sul territorio. Esternalizzare il nido significherebbe invece svendere un’eccellenza del territorio e non pensare al futuro, ma solo all’emergenza del presente con rassegnazione.