Bignasca, il Carroccio e il “Risiko” della Lombardia ticinese
Il leader della Lega dei Ticinesi è celebre per le sue dure prese di posizione contro l'Italia, gli stranieri e i frontalieri. Ma anche per la sua amicizia con Umberto Bossi
Provocatorio e tutt’altro che "politically correct". Così era Giuliano Bignasca, storico leader della Lega dei Ticinesi la cui figura è diventata celebre, non solo per il successo alle urne del suo partito, anche al di fuori dei confini del Cantone e della Confederazione. Le sue "sparate", come la proposta di un muro tra il Ticino e l’Italia per contenere «l’invasione dei lavoratori» e quelle molto più radicali contro gli stranieri in Svizzera, hanno avuto eco anche nel nostro paese e soprattutto nella nostra provincia, territorio che conta quasi trentamila lavoratori frontalieri. Ma il rapporto con il Varesotto è anche quello tra le due leghe, partiti gemelli, per molti versi simili e per altri distanti. Abbiamo visto Umberto Bossi, negli anni passati, varcare i confini per festeggiare il compleanno di Bignasca oppure offrirsi come mediatore per portare il ministro Tremonti a mangiare una pizza dai "vicini" leghisti per trattare dello scudo fiscale e della black list dei paesi pericolosi per il fisco italano. È stato durante l’ultimo governo di Berlusconi che i rapporti tra i due partiti sembrano essere rimasti congelati, mentre quelli tra i territori confinanti si inasprivano a causa della presa di posizione del governo ticinese che ha portato al blocco dei ristorni dei lavoratori frontalieri, risorse fondamentali per tutti i comuni della fascia di confine. Ma nello stesso periodo a scaldare i cuori dei militanti soprattutto del versante italiano, è stata in particolare una delle proposte dal leader ticinese, quella che è stata definita il suo "Risiko": Bignasca ha lanciato l’annessione, tramite referedum, della Lombardia al Cantone in una sorta di macroregione transfrontaliera sotto la bandiera Svizzera. Proposta che naturalmente i vicini del Carroccio hanno immediatamente rilanciato.
L’intervista a Giuliano Bignasca nella puntata del 19 settembre 2011 de L’infedere di La7
Leggi anche – È morto Giuliano Bignasca
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