Castori: “Più giusto il pareggio”

Il tecnico spiega la formazione iniziale ("Non potevo fare altrimenti") e si rammarica per non aver fatto punti. Di Francesco ammette: "Il rigore c'era, il Varese ci ha fatto soffrire"

Per Fabrizio Castori il Varese avrebbe meritato qualcosa in più: «Il pari ci poteva stare – attacca il tecnico biancorosso – Sicuramente dobbiamo migliorare in fase difensiva, perché anche nella ripresa abbiamo subito due gol in situazioni da leggere meglio. Nel primo tempo siamo andati sotto 0-2 sulle uniche due occasioni del Sassuolo. È chiaro che il gol subìto a freddo ci ha dato un contraccolpo negativo, anche perché era la prima occasione degli avversari: noi invece eravamo già stati pericolosi due volte con Ebagua. Ci è mancata anche fortuna, perché nella ripresa abbiamo spinto e costruito tante opportunità: la parata di Pomini su Troest, l’occasione mancata da Ebagua, la traversa di Zecchin… Prendiamo atto di un po’ di sfortuna, insieme alla necessità di fare meglio in fase difensiva».
La gara è cambiata con le sostituzioni dell’intervallo: «Non c’è rammarico per le scelte fatte perché non potevamo fare nulla di diverso – spiega Castori – Neto l’ho inserito nonostante il parere contrario del medico, e anche Odu non era al meglio: ne avevamo però bisogno, perché averli o non averli in fase d’attacco fa grossa differenza. Nel secondo tempo abbiamo costruito un gioco offensivo notevole e credo che se Ebagua fosse riuscito a realizzare il 3-3 avremmo vinto la partita».

Dispiaciuto anche Neto Pereira, che commenta così il match: «Nel primo tempo non è stato facile, perché il Sassuolo ha fatto vedere tutta la sua forza riuscendo anche a segnare dopo pochi minuti. Nella ripresa invece abbiamo iniziato subito bene e, sul 2-3, abbiamo anche avuto la possibilità di pareggiare. Nel complesso il pari poteva essere risultato giusto, ma noi non siamo riusciti a concretizzare le occasioni avute: il calcio è questo». Il capitano biancorosso scende ulteriormente nel dettaglio: «Effettivamente stiamo concedendo un po’ troppo nei primi tempi, ma va anche detto che nelle occasioni a noi contrarie veniamo sempre puniti. Non credo comunque sia un problema di concentrazione, perché entriamo sempre in campo con la volontà di dare il massimo. Dobbiamo capire i nostri errori e lavorarci sopra già da lunedì, lasciando subito alle spalle questa sconfitta: il nostro obiettivo non deve cambiare, anzi deve darci ancora più forza». Chiusura dedicata alla forma fisica e all’avversario: «Sto migliorando, ma se rimani fuori per un mese non puoi essere al top – spiega il brasiliano – sono comunque sulla strada giusta per tornare al meglio. Sapevo di non poter partire dall’inizio perché non ho ancora nelle gambe i 90′: io e il mister eravamo d’accordo. Il Sassuolo? È una squadra molto forte e anche oggi l’ha dimostrato: è prima in classifica dall’inizio, ha qualità e la sicurezza che deriva dal fare quasi sempre risultato».

L’ultimo biancorosso a presentarsi ai taccuini in sala stampa è Aljaz Struna: «Nel primo tempo abbiamo lasciato tanto spazio al Sassuolo, che ha giocato bene e ha sfruttato le possibilità per fare due gol. Nel secondo invece abbiamo reagito e siamo anche stati un po’ sfortunati. Ci voleva più concentrazione sia in difesa che in attacco. Cosa ci ha detto il mister negli spogliatoi? Che potevamo cambiare il risultato, che siamo forti e quindi potevamo dare di più. Un po’ di sfortuna, come detto, ma anche merito all’avversario: il Sassuolo è una grande squadra, che sa giocare a calcio; hanno un grande allenatore, ottimi giocatori e la fiducia di chi raccogliendo tanti risultati positivi». Lo sloveno conclude chiarendo le sue preferenze tattiche e la sua forma fisica: «Il ruolo in cui mi trovo meglio è il centrocampista centrale – racconta Struna – Posso comunque adattarmi anche sull’esterno di difesa. Dopo mesi difficili, adesso spero di non aver altri problemi fisici. Ho tanta voglia di giocare, perché solo con le partite posso migliorare e prendere fiducia».

Per quanto riguarda il Sassuolo, l’analisi della gara è affidata a Eusebio Di Francesco: «Nel primo tempo credo che abbiamo meritato il risultato: siamo stati pericolosi e davamo la sensazione di poter far male da un momento all’altro. Nella ripresa invece è certamente cambiata la gara, sia per i cambi di mister Castori, che ha messo in campo ulteriore fisicità, sia per l’espulsione di Terranova. Abbiamo sofferto molto sui calci piazzati. Il rigore? Ho parlato con il mio giocatore, ha detto che ci poteva stare. Quando siamo rimasti in 10 ho chiesto alla mia squadra di rimanere alta e di non schiacciarsi troppo: era la prima volta che rimanevamo in inferiorità quest’anno e, in generale, difendere non è nelle nostre caratteristiche. Devo dare merito alla mia squadra che ha saputo soffrire: penso che, al di là dell’inferiorità, oggi abbiamo sofferto nell’ultima mezz’ora come mai prima d’ora». Merito di un Varese che piace al tecnico emiliano: «Il Varese può sicuramente stare nei playoff – conclude Di Francesco – è una squadra importante, con individualità di prim’ordine; credo abbia le caratteristiche e la forza necessaria per centrare quest’obiettivo».

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Pubblicato il 09 Marzo 2013
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