Gioco d’azzardo, lo stress dell’era moderna

Venerdì 23 marzo, alla sala Ambrosoli di Villa Recalcati si affronterà il tema del gioco patologico. Sarà presentato anche un manuale di auto aiuto

"Siamo stressati dal gioco d’azzardo?". A questa domanda verrà data una risposta venerdì prossimo, 23 marzo, nel convegno conclusivo di un progetto realizzato da AND-Azzardo e Nuove Dipendenze in collaborazione con numerosi partner (finanziato ai sensi della l.r. 23/99) che si terrà dalle 9 presso la Sala convegni Ambrosoli in Villa Recalcati a Varese.


Sono 3 le direttrici delle azioni condotte nell’arco di un anno di progetto che verranno
raccontate nel convegno.
La prima sessione tratterà il tema: GIOCO D’AZZARDO E TERRITORIO. QUALI
INTERVENTI?
Attraverso la guida del moderatore Daniela Capitanucci, presidente onorario di AND,
Luca Boschiroli (titolare del Crazy Pub di Casorate Sempione, tra i primi bar in Italia
a togliere le slot machine già da novembre 2011) racconterà “Come e perché riqualificare un
locale pubblico senza slot e aumentare i propri guadagni”. Considerazioni un anno dopo una
scelta controcorrente”
Seguirà l’intervento di Bruno Bonafè’ del Coordinamento Comuni Contro Overdose da
Gioco d’azzardo che riassumerà l’esito di una esperienza di formazione ricolta agli esercenti
di prodotti di gioco d’azzardo.
 
La sessione si chiuderà con la dr.ssa Vera Stigliano Presidente dell’Ordine dei Consulenti
del Lavoro della provincia di Varese che affronterà il tema “Mondo professionale e buone
prassi per la tutela dei lavoratori dai rischi del gioco d’azzardo patologico” a conclusione di un percorso formativo che ha visto coinvolti proprio una settantina di questi professionisti, ma anche appartenenti ad altri ordini professionali ad affermare la trasversalità del fenomeno del gioco
patologico.

 
La seconda sessione affronterà la delicata questione I GIOVANI E IL GIOCO D’AZZARDO.
E’ POSSIBILE PREVENIRE?
La moderatrice Angela Biganzoli, responsabile dell’intero progetto, condurrà la Tavola
rotonda: “Non giochiamoci la scuola. Interventi possibili, riflessioni di adulti e ragazzi”
Partecipano: Diego Rizzutto (Fate il nostro gioco!), Michele Marangi (L’azzardo come stile
di vita. Il ruolo dei media nella costruzione dell’immaginario diffuso sul gioco), Matteo Zanon
(Il caso Lucky non si può influenzare) che nei mesi del progetto hanno toccato quasi 500 ragazzi
delle scuole medie inferiori e superiori.


Il dr Tazio Carlevaro, psichiatra ticinese, nel pomeriggio condurrà una sessione
squisitamente clinica. Angela Biganzoli condividerà alcune riflessioni sul gruppo terapeutico
per soli giocatori attivato grazie al progetto; Roberta Smaniotto, presidente di AND,
presenterà i percorsi motivazionali e i nuovi sportelli di ascolto nel territorio riferendo i dati
dall’esperienza di un anno nei Comuni di Varese, Samarate, Cassano Magnago, Buguggiate,
Cunardo e Ispra” e Maria Grazia Crespi, psicologa referente AND nel progetto, racconterà
il lavoro condotto sulle potenzialità e criticità della misura dell’Amministratore di sostegno in
relazione al giocatore d’azzardo patologico.
 
Un ospite internazionale di grande spessore arricchirà il convegno: Alex Copello
Professore di ricerca sulle dipendenze presso l’Università di Birmingham e psicologo clinico presso l’Addiction Service di Birmingham e la Solihull Mental Health Foundation NHS Trust; tratterà il delicato tema della presa in carico dei familiari dei giocatori.

Nell’occasione AND presenterà la versione italiana del manuale di auto aiuto per familiari di giocatori d’azzardo patologici. Un nuovo strumento per chi ha bisogno di aiuto steso proprio dal gruppo di lavoro del Prof Copello e tradotto in italiano nell’ambito del progetto dai soci AND Bassi, Biganzoli, Capitanucci, Smaniotto e Zanon. Presto il manuale sarà online sul sito dell’Associazione con annessa una mappatura sulle risorse di aiuto per i familiari dei giocatori curata da Stella Cutini, Valeria Locati, Mariapaola Tadini e Matteo Zanon.

Il programma del Convegno e la ricchezza del progetto che sta volgendo al termine in ha suscitato
molto interesse tra gli operatori al punto che le iscrizioni sono state chiuse già diversi giorni fa,
essendo stata raggiunta la massima capienza della sala. Gli assistenti sociali riceveranno 7 crediti
formativi validi per la formazione continua.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Marzo 2013
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