Giovanni Daverio saluta Varese: “Vi terrò d’occhio”
Ultimo giorno da direttore generale dell'Asl per Daverio chiamato a ricoprire il ruolo tecnico all'assessorato alla famiglia in Regione. Le sfide del successore
Ultimo giorno di lavoro dell’ormai ex direttore generale dell’Asl di Varese Giovanni Daverio. Da lunedì mattina sarà seduto nel nuovo ufficio di direttore generale dell’Assessorato alla Famiglia, braccio operativo di Cristina Cantù.
L’ultima uscita pubblica di Daverio è stata all’interno della presentazione del Piano Integrato della Prevenzione, il bilancio dell’attività che l’azienda sanitaria svolge nel campo dei controlli alimentari e veterinari. Giovanni Daverio dopo aver ringraziato tutto il personale dell’Asl per il proficuo lavoro condotto in quindici mesi, ha presenttao il nuovo direttore pro tempore Piergiorgio Berni che gli succede in qualità di dirigente anziano in attesa dell’arrivo di un commissario.
«Mi dispiace lasciare la direzione dell’Asl e l’opera condotta sino a qui – ha detto Daverio – sono stati giorni di lavoro molto intenso ma anche interessante e motivante. Ora porterò il grande bagaglio maturato a Varese nell’ufficio in Regione. Il mio occhio, comunque, tornerà spesso a vedere come vanno le cose…».
Giovanni Daverio, una lunga esperienza professionale in campo sociale prima al Comune di Varese, poi al Ministero del welfare quindi a Palazzo Marino avrà capacità e conoscenze profonde da spendere nel nuovo ruolo: « A Varese stavano programmando un modello di medicina territoriale che superasse l’approccio della prevenzione per abbracciare quello della promozione alla salute. Questa è una provincia con un’offerta sanitaria e assistenziale molto ricca e variegata: si lavorava su un’offerta integrata. Mi dispiace abbandorare il percorso ma sono tranquillo perchè ho la certezza che rimane una validissima squadra a continuare il percorso».
Da lunedì 25 marzo, quindi,alla guida dell’Asl varesina ci sarà il direttore amministrativo Berni a lui spetterà, tra i diversi compiti, quello di contrattare con le diverse azienda ospedaliere, cliniche e ambulatori, il volume di prestazioni che potranno fare nel 2013. Un compito delicato e complesso: in tempi di vacche magre la parola risparmio è d’obbligo, rimangono da verificare i limiti sotto i quali non si deve andare.
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