Voto e proteste contro la vignetta a 100 franchi

L’annuncio di un futuro rincaro della vignetta, il tagliandino necessario per viaggiare sulla rete autostradale svizzera, fa discutere. E non solo all’interno dei confini della Confederazione. A livello internazionale si è espressa la Commissione Europea che ha chiesto alla Svizzera di prevedere, oltre al contrassegno annuale, anche delle formule a scadenza più breve per i turisti e i viaggiatori occasionali stranieri. A livello nazionale invece, la decisione di portare il prezzo da 40 a 100 franchi, si avvia a diventare oggetto di un referendum da sottoporre ai cittadini dei Cantoni. È quanto proposto da un comitato guidato da due parlamentari dell’Udc con l’adesione trasversale di diverse forze politiche. Tra i contrari anche la Lega dei Ticinesi che l’ha definito un provvedimento «ingiustificato». «Miliardi di franchi degli automobilisti – ha dichiarato al Mattino il deputato Lorenzo Quadri – finiscono alle Ferrovie e non a mantenere le strade nazionali. Inoltre c’è il problema legato al traffico transfrontaliero, giustamente sollevato dai comuni del Mendrisiotto. Infatti è concreto il rischio che una vignetta a 100 franchi (malgrado la possibilità di acquistarne una di 40 franchi della durata di due mesi) provochi, nell’ottica di evitare il pagamento della tariffa maggiorata, un travaso di veicoli in arrivo dall’Italia dalle strade nazionali a quelle comunali e cantonali, già intasate». 

Il rincaro – L’aumento da 40 a 100 franchi dovrebbe scattare a partire dal 2015. Il rincaro è stato proposto dal Governo e approvato dal Parlamento per far fronte ai costi della manutenzione e dell’ampliamento delle infrastrutture elvetiche. Per il momento, accanto alla vignetta annuale, le Camere hanno anche previsto soltanto un’alternativa ossia la creazione di un contrassegno da 40 franchi valido per due mesi.

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