Cosa stanno facendo i nostri parlamentari

A più di un mese dalle elezioni e col Governo non ancora rinnovato, un giro d'orizzonte sul lavoro dei parlamentari varesini, tra cui figura anche uno dei saggi individuati da Napolitano per avvicinare la soluzione della crisi

Commissioni e progetti di legge. Problemi del territorio e dell’intero Paese. I parlamentari varesini sono da un mese nel nuovo parlamento. Ecco allora l’idea di Varesenews di fare un primo – primissimo – bilancio di cosa, in questi 30 giorni, sia stato fatto. Alcuni parlamentari hanno risposto in maniera completa, altri hanno raccontato il clima che si sta vivendo, altri ancora, come l’onorevole Giancarlo Giorgetti, stanno lavorando nel gruppo di 10 saggi che il presidente Giorgio Napolitano, meno di una settimana fa ha individuato per tentare di risolvere la crisi istituzionale che il Pese sta affrontando.
Giorgetti per il momento non commenta il suo lavoro, che sul fronte politico il segretario della Lega Nord Roberto Maroni ha specificato di voler valutare solo a patto che "ci siano dei punti che diano risposte concrete alla questione settentrionale".

ivan catalanoPartiamo dalle matricole. Il deputato bustocco del Movimento 5 Stelle Ivan Catalano ha ormai preso casa a Roma: «Queste prime settimane sono state difficili – racconta – soprattutto in Parlamento dove ormai passo dalle 9 alle 10 ore al giorno». Lo dice con un certo stupore: «Per chi guarda da fuori sembra che si stia perdendo tempo ma in realtà stiamo combattendo contro prassi e regolamenti che restringono l’attività del nostro Movimento – spiega ancora Catalano – ad esempio stiamo cercando di trovare una soluzione al problema delle assunzioni di personale tecnico che dovrebbe aiutarci a preparare i testi dei disegni di legge, persone che dovrebbero essere di nostra fiducia e che vorremmo scegliere in base ad una selezione con curriculum mentre siamo costretti a sceglierle da liste già predisposte di persone delle quali non conosciamo nemmeno il titolo di studio». Per il resto il Movimento 5 Stelle ha già pronti i nomi dei deputati e senatori che dovranno far parte delle commissioni: «Ci sono precedenti che permettono al Parlamento di avviarle anche senza governo, ci stiamo battendo per questo». (link a bustoa5stelle )

erica d'addaErica D’Adda, senatrice del Partito Democratico, elenca le iniziative parlamentari che sta cercando di portare avanti con altri colleghi: «In questo delicatissimo momento politico, con la crisi che paralizza il Paese, i prossimi giorni saranno decisivi per la sorte della legislatura e, di certo, ci sarà modo di approfondire l’analisi politica – spiega Erica D’Adda – E’ giusto però che continuiamo a pensare al lavoro che comunque ci impegna ogni giorno. Per questo voglio condividere con voi il lavoro svolto in queste mie prime settimane al Senato». Ecco i disegni di legge e le mozioni che ha sottoscritto con altri colleghi e a cui ha lavorato: disposizioni in materia di corruzione, voto di scambio, falso in bilancio e riciclaggio (Grasso); norme a tutela dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente dall’amianto, nonché delega al governo per l’adozione di un testo unico in materia di amianto (Casson); introduzione nel codice penale di un "titolo VI bis", nel libro secondo, sui Delitti contro l’ambiente (Casson); istituzione di una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (Casson); ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la violenza domestica (varie senatrici); disposizioni a sostegno dei comuni per lo sblocco dei pagamenti a favore delle imprese in deroga al patto di stabilità interno; mozione differimento TARES al 2014 mantenendo l’attuale sistema di tassazione dei rifiuti urbani; modifiche al D.Lgs. 20 giugno 2005 – 122 – in materia di tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire (8mila fallimenti, 77mila famiglie coinvolte, 2 miliardi di euro di danno). (link: profilo Senato)

angelo senaldiIl lavoro a Malpensa, i frontalieri, le difficoltà dei medici specializzandi. Sono i temi su cui si sta muovendo Angelo Senaldi, parlamentare del Pd alla Camera. «Con Simona Bonafè stiamo lavorando per riprendere in mano la questione di Sea Handling inquadrandola anche in una prospettiva per il futuro di consolidamento e sviluppo dell’aeroporto. Abbiamo lavorato poi su una mozione per impegnare il governo a prendere in carico la situazione dei frontalieri: un lavoro che portiamo avanti in collaborazione con i parlamentari di Como e di altre zone lombarde interessate».
«Ho sostenuto anche interrogazione urgente proposta da Filippo Crimì sulle scuole di specialità dei medici: uno dei problemi è che, con il pensionamento di molti medici in questi anni, in prospettiva avremo carenza di medici specializzati, in particolare su alcune specialità (ad esempio anestesia e rianimazione)». La proposta è individuare tra i fondi del Ministero, tagliando finanziamenti a pioggia, uno spazio importante per i medici specializzandi.
«Stiamo lavorando su una proposta di legge sulle modalità di finanziamento ai partiti, perché i finanziamenti siano tracciabili e trasparenti, e ho firmato anche una proposta di Ivan Scalfarotto per integrare con l’omofobia la Legge Mancino sui reati d’odio e discriminazione. Infine ho firmato per due proposte (già presentate nella XVI legislatura e poi decadute, quindi da ripresentare) sulla salvaguardia del suolo e sul recupero edilizio». (profilo facebook )

d'adda“Ecco il testo dell’interrogazione urgente con risposta scritta che ho presentato insieme ad altri deputati del Pd lombardo sul caso Sea Handling – spiega Maria Chiara Gadda parlamentare del Pd – . Ho aderito a questa iniziativa parlamentare perché ritengo questa vicenda cruciale per la nostra provincia. Mi sento particolarmente vicina ai lavoratori e alle loro famiglie che vivono questo momento con preoccupazione e incertezza verso il loro futuro soprattutto in un momento in cui la situazione di crisi generale non permette di trovare altre prospettive, così come agli enti locali che stanno vivendo la vicenda con preoccupazione considerato l’enorme problema sociale che si potrebbe aprire. Esistono responsabilità gestionali e politiche che non possono essere pagate dai soggetti più deboli ed esposti”. (link al sito: http://www.mariachiaragadda.it/ )

cosimo petraroli“Il nostro campo di battaglia saranno le commissioni parlamentari – spiega Cosimo Petraroli, parlamentare del Movimento 5 Stelle – ovvero il luogo magico dove nascono le leggi e dove il cittadino farà sentire la propria voce, in commissione proporremo il reddito di cittadinanza come tutti i paesi civili d’europa, pensione a 60 anni con tetto massimo di 5000 euro e tetto minimo di 1000 euro, abolizione dell’Irap, abolizione finanziamento pubblico ai partiti, abolizione finanziamento pubblico ai giornali”
“Le commissioni parlamentari – continua Petraroli – possono partire in un qualsiasi momento e il Parlamento da solo ha il pieno potere di legiferare e portare avanti tutte le riforme necessarie al cittadino indipendentemente dalla formazione di un governo (contrariamente alle balle che raccontano in televisione). Lo sa benissimo Napolitano lo sanno benissimo Pd e Pdl. Lo sanno benissimo i giornalisti. Soltanto i cittadini non lo sanno”.
“Il M5S è l’unica forza politica che sta facendo pressione all’ufficio di presidenza per far partire quanto prima tutte le commissioni permanenti. Una cosa è certa.. qualsiasi sia il governo (di saggi o delinquenti, del pd o pdl) esso non agira’ mai nell’interesse vero del cittadino ma sempre e solo per difendere l’attuale sistema politico-finanziario-massonico-mafioso, di qui la nostra coerenza (ripeto: coerenza!!! ) di mantenere una delle principali promesse fatte in campagna elettorale.. non dare la fiducia a nessun governo di matrice partitica. Serve solo un po’ di pazienza, e questa volta sì, un po’ di fiducia”. (link sito M5S)

Daniele Marantelli
Il deputato ha già presentato delle proposte sulle situazione occupazionale del Varesottto, in particolare su Sea Handling. “Bisogna evitare le ricadute occupazioni e di sviluppo che deriverebbero dallo smantellamento di Sea Handling. Ovvero un taglio di 739 dipendenti, sugli attuali 2.392 a tempo pieno, la nascita di una Newco, la rinegoziazione al ribasso del 10% dei contratti di lavoro per i riassorbiti, la riduzione dei servizi forniti e la vendita della stessa attraverso trattativa in esclusiva senza alcun bando pubblico».

Laura Bignami non è partita con i colleghi per L’Aquila dove i parlamentari a Cinque Stelle hanno incontrato Beppe Grillo oggi e racconta la fatica di queste settimane nelle quali il gruppo di senatori si sta ancora organizzando: «Stiamo lavorando moltissimo, io in particolare dovrò presentare l’intervento in aula sulla Tares – spiega – nel frattempo stiamo preparando i contratti per le assunzioni dei collaboratori mentre i partiti tradizionali hanno ereditato i vecchi apparati e hanno il compito facilitato. Nel frattempo, nella commissione urgente, Pd e Pdl sembrano essere molto più d’accordo di quello che fanno vedere sui giornali e in tv votando bipartisan su molti provvedimenti. Spendono soldi in tempo zero, ad esempio per i credite delle P.A. Alle imprese mentre noi cerchiamo di fare in modo che questa liquidità non finisca alle banche. I nostri stanno facendo delle proposte per fermare l’aumento del raporto debito/Pil al 2,8% massimo. Viene da chiedersi perchè non l’abbiano fatto prima. Hanno stanziato e votato altri finanziamenti per Roma Capitale. Noi ci siamo astenuti, la Lega era contrarissima». Quello che stupisce la senatrice è il fatto che in questa fase il Movimento 5 Stelle non appare determinante come aveva immaginato.

Stefano Candiani, senatore della Lega Nord si sta preparando per parlare in Senato la settimana prossima sul decreto Balduzzi, che sta studiando come incaricato del Carroccio. Intanto ha presentato una interrogazione sulla situazione di Sea per chiedere al Governo cosa intenda fare per i lavoratori. «Sono anche tra i firmatari della mozione parlamentare per chiedere la non applicazione dalla Tares – spiega Candiani -. Quello che poi posso dire sul clima che si sta vivendo è che credo si stia sprecando un’occasione, ci sarebbe la possibilità per mettersi d’accordo ma si perde troppo tempo dietro a personalismi».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Aprile 2013
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