Fondazione Culturale, cercasi liquidatore
La vicenda della Fondazione comunale in liquidazione dal 2012. Il legale dei creditori: "La procedura non è mai stata aperta a Varese, sede competente". Si valuta l'azione di responsabilità verso gli ex amministratori
La Fondazione Culturale di Gallarate è chiusa da oltre un anno, ma la liquidazione non è mai stata avviata nella sede competente. Così, a distanza di un anno, i tribunali di Milano e Busto Arsizio si sono dichiarati incompetenti in materia e la questione potrebbe tornare a Varese, la sede competente. «Il quadro complessivo fa emergere inadempienze anche gravi», dice l’avvocato Marco Natola, che rappresenta alcuni creditori della Fondazione, che aveva accumulato un milione di euro di debiti complessivi. «La liquidazione non fu mai avviata da Bruno Cisaro al tribunale di Varese, capoluogo provinciale che avrebbe avuto la competenza, ma a Milano, inspiegabilmente». Il presidente del tribunale di Milano Livia Pomodoro indicò però la non competenza e la questione passò al tribunale di Busto Arsizio, che però a marzo 2013 ha dichiarato non fallibile la Fondazione. «Nessuno ha fatto più niente, non è mai aperta nessuna procedura a Varese. Da quel che ci risulta non esiste nessuna procedura di liquidazione». Non solo: nel frattempo, due giorni fa, il Tribunale di Gallarate ha detto che l’estinzione dell’istituzione Fondazione (risalente a inizio 2012) di fatto è un fallimento. Ecco perché Natola segnalerà la vicenda a Varese, chiedendo al tribunale se ci sia competenza sulla Fondazione e chiedendo di valutare «il comportamento complessivo del liquidatore che avrebbe dovuto avviare la proceduta». Nel frattempo Bruno Cisaro si è anche dimesso dall’incarico, giudicando esaurito il suo compito e le possibilità di intervento verso i creditori (e verso i lavoratori, che ancora aspettano il TFR).
In attesa della risposta sulla procedura di fallimento, l’avvocato Natola valuta anche «di avviare un’azione di responsabilità» verso i vertici della Fondazione, alla luce dei comportamenti emersi. Il legale dei creditori fa riferimento anche al parere della Corte dei Conti, richiesto dal Comune, in cui c’è un passaggo in cui la magistratura contabile ricorda che “la Civica Amministrazione è tenuta a valutare con estremo rigore la sussistenza di eventuali responsabilità dei competenti organi (comunali e della fondazione), adottando i provvedimenti conseguenti". Nel frattempo però, anche per effetto indiretto di quel parere, ogni accordo per chiudere le pendenze della Fondazione è divenuto impossibile: la Corte dei Conti ha infatti escluso una possibilità d’intervento del Comune a sanare i debiti della Fondazione posta in liquidazione.
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