Galli commissario ma la Provincia corre su un binario morto
Decaduta la giunta l'ex presidente si può occupare solo di ordinaria amministrazione ma ci sono sempre più tagli e scelte da prendere. Parlamento e Governo dovranno mettere mano ad una legge monca
La Provincia corre su un binario morto in attesa di nuove disposizioni. Alla guida di Villa Recalcati è stato posto nuovamente il presidente uscente Dario Galli, questa volta non eletto dai cittadini ma in virtù di un decreto prefettizio e in qualità di commissario straordinario chiamato ad adempiere l’ordinaria amministrazione. In tempo di tagli sempre più draconiani e di scelte importanti da prendere.
Dallo scorso 21 aprile la Giunta provinciale non esiste più, scaduti i cinque anni di Governo, e in forza del decreto “Salva Italia” del Governo Monti, la Provincia così come conosciuta fino a pochi giorni fa ha smesso di esistere. Da ente di primo livello, cioè eletto dai cittadini residenti sul territorio, è diventato ente di secondo livello con organi di governo eletti dai consigli comunali. Ma tutto questo solo in via teorica, perché la scrittura pratica e l’approvazione della legge che lo avrebbe determinato non sono mai stati fatti né dal Parlamento né dal Governo che nel frattempo è decaduto: in poche parole è entrato in vigore il provvedimento che determinava lo stop delle province così come erano sempre state ma non quello che dovrebbe definire cosa devono diventare.
E così villa Recalcati si trova nel limbo, come tutte le altre province italiane, tranne quelle a statuto speciale come la Sicilia che le ha eliminate del tutto.
Galli resterà commissario fino alla fine dell’anno poi, si spera, Governo e Parlamento metteranno ordine alla materia.
Nel frattempo l’ente prosegue con le sue competenze e con la situazione contrattuale attuale dei dipendenti sulla quale il presidente ha già rassicurato nei giorni scorsi.
Il risparmio garantito è solamente quello del personale strettamente politico non essendoci più le indennità degli assessori ne le spese di rappresentanza.
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