L’appello dei tifosi: “Dale Villa, non mollare”
Blitz notturno dei supporter biancoblu alla sede della PietroCarnaghi: esposti due striscioni di incoraggiamento alla società. "Non possiamo arrenderci così" dicono i Boys, ma si avvicina la cessione del diritto sportivo
In quanti bar d’Italia trovi appese alle pareti le foto della squadra locale di pallavolo femminile e le sciarpe della tifoseria? Non si sa, ma sicuramente solo al Rabbolini di Villa Cortese ti accoglie “la” Lella con il suo grido di battaglia: “Villa deve resistere”. È da qui che parte, a mezzanotte abbondante, il pellegrinaggio dei Villa Volley Boys, Girls e Kids alla volta della sede della PietroCarnaghi, per manifestare ancora una volta la propria passione anche nel giorno in cui il destino della società, prossima a cedere a Modena il titolo per disputare la serie A1, sembra ormai segnato. Fuori dai cancelli di via Salvo d’Acquisto ora campeggiano due striscioni: uno recita “Flavio & Adriano non mollate, abbiamo bisogno che voi ci crediate”, l’altro “Biancoblu, 2 colori… una sola famiglia”. Il patron e sponsor Flavio Radice non c’è, è volato in Inghilterra nel pomeriggio, e qualcuno sussurra sollevato “almeno questo ci dà qualche giorno di respiro”. Per tutta la giornata si sono succedute telefonate e messaggi increduli e indagatori, persino da oltreoceano: “Ma è vero che Villa chiude?”. Anche gli eterni nemici di Busto hanno manifestato il loro dispiacere sui social network: “Il derby aveva il suo fascino, mi mancherà!”.
Ma non si arrendono ancora i supporter biancoblu, guidati dall’indiscusso leader Alessandro Barozzi: “Non vogliamo in nessun modo opporci o contestare le decisioni della società – spiega – ma parlando con fonti vicine alla dirigenza si è intravisto uno spiraglio per salvare la squadra e allora ci proviamo. Dopo il primo momento di rassegnazione, abbiamo capito che c’era bisogno di lottare. Flavio è un vincente e non si può fermare così: se a spingerlo all’addio è solo la delusione per i risultati, e non motivazioni economiche, forse c’è ancora tempo per cambiare rotta”. A far scattare la scintilla è stato proprio uno degl ultimi arrivati nel gruppo, Luca Rondanini: “Siamo un piccolo paese e da soli non possiamo fare molto, l’unica soluzione è cercare di farsi sentire sui media anche a livello nazionale. C’era bisogno di una scossa, ho cercato di risollevare un po’ gli animi”. Conferma Elena Fornara, anima delle Villa Volley Girls: “Sul nostro sito abbiamo raccolto tantissimi messaggi dei tifosi, sono davvero commoventi. Le stiamo provando un po’ tutte, non vogliamo assolutamente mollare”.
“Ormai ci conoscono anche a Baku – aggiunge Giovanni Esposito, uno dei componenti del gruppo storico dei Boys – mica possiamo arrenderci così. Quest’anno più che mai tra di noi si è creata una vera e propria famiglia, e non la vogliamo lasciare”. Ottimista anche Marco Franzoni, che segue Villa dalla seconda stagione di A1: “Non credo a quello che scrivono i giornali, la verità la sa solo Radice e non penso che possa mollare tutto così. Dopo tanti sforzi, forse cerca un po’ di appoggio dall’esterno”. Ed Emanuele Pezzoni ipotizza un’altra chiave di lettura: “La MC Carnaghi si è sempre comportata bene, ha pagato regolarmente tutti gli stipendi; vedere che altre società hanno agito diversamente e l’hanno fatta franca ha sicuramente amareggiato la dirigenza”.
Poi ci sono i più giovani: il record imbattibile è di Vincenzo, appena 10 anni e già super-tifoso dei colori biancoblu, ma se la cavano bene anche i Villa Volley Kids. “Siamo appena arrivati e cerchiamo di pensare positivo – dice Luca Bollini – siamo pronti a seguire questa squadra in qualsiasi categoria”. Gli fa eco Andrea Crespi: “Dalla passione per il Villa è nato un bellissimo gruppo, adesso cerchiamo di tenere alto il morale e l’entusiasmo anche nei momenti di difficoltà”. Oggi, è evidente, ce n’è un gran bisogno.
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