Legalità, giustizia e lavoro nel 1° Maggio castellanzese
In programma il concerto della band "Il parto delle nuvole pesanti", un reading su donne e mafia, la proiezione di un film
Il progetto "Legalità: giustizia, cittadinanza, corresponsabilità e partecipazione" proposto dall’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza non poteva trascurare le manifestazioni legate al 1° Maggio, ma a differenza degli altri anni i festeggiamenti legati a questa importante data non si esauriranno Mercoledì 1° maggio 2013, ma proseguiranno fino a Lunedì 6 Maggio. In occasione della Festa dei Lavoratori, Mercoledì 1° Maggio alle ore 16.00 il cortile del Palazzo Municipale (o in caso di pioggia il Teatro di via Dante) ospiterà il concerto "Che aria che tira" messo in scena dal gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti, già ospite di Castellanza nell’estate dello scorso anno.
Il programma per la ricorrenza del 1° Maggio proseguirà sabato 4 maggio alle ore 14.00 nel corrtile della Biblioteca Civica con il reading musicale di Marina Coli (voce narrante) e Francesco Bonacini (violino) "Cosa nostra, le donne che sconfiggono la mafia" e si chiuderà Lunedì 6 maggio alle ore 21.00 al Teatro di Via Dante con la proiezione del film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana.
Così commenta il programma l’assessore alla Cultura Fabrizio Giachi: «Nell’estate del 2009, abbiamo ospitato a Castellanza il cantautore siciliano Pippo Pollina. In quella occasione Pippo mi parlò di Peppino Impastato e del film di "I cento passi" di Marco Tullio Giordana. Pippo infatti è amico della famiglia Impastato e ha dedicato a Peppino una canzone intitolata per l’appunto "Centopassi". La vicenda di Peppino Impastato è emblematica, mi diceva, perchè fino all’uscita del film di Giordana quasi nessuno conosceva la sua storia, anche perché la sua morte, il suo omicidio, venne oscurato da quello di Aldo Moro avvenuto lo stesso giorno.
Oggi al contrario molti conoscono questa vicenda e Peppino è diventato ormai un riferimento ideale per la lotta alla mafia e non solo. Ma quanti come lui lottano ogni giorno contro la mafia e non sono conosciuti da nessuno? Quanti ogni giorno rischiano o addirittura perdono la vita nel silenzio e spesso, purtroppo, anche nella nostra indifferenza? Ecco quindi che questo percorso culturale e di impegno civile vuole rendere omaggio a tutti i Peppino Impastato, a tutti coloro che fanno della propria vita una continua lotta contro le mafie, contro le ingiustizie e le disuguaglianze sociali. Attraverso la voce narrante di Marina Coli renderemo omaggio alle donne che hanno trovato il coraggio di ribellarsi alla criminalità organizzata, capovolgendo la propria vita, fino, in alcuni casi, a perderla. Riproporremo per il secondo anno il concerto del 1° Maggio, quest’anno con il gruppo "Il parto delle nuvole pesanti" con il loro nuovo album "Che aria tira". Un album di Musica Civile che affronta con passione e un bel po’ di ironia temi sociali che vanno dalla mafia all’ambiente, dal lavoro al carcere, fino al razzismo e al conflitto di culture e religioni. Ma "Che aria tira" è anche un disco che scandaglia a fondo nell’animo umano alla ricerca del senso del vivere nell’epoca della globalizzazione.
Infine a chiusura di questo percorso riproporremo al cineforum proprio il film di Giordana "I cento passi". Cento sono i passi che occorre fare a Cinisi, per colmare la distanza tra la casa della famiglia Impastato e quella del boss mafioso Tano Badalamenti. Cento, pochi passi, che sarebbero bastati a Peppino Impastato per risolvere i suoi problemi scegliendo la strada più facile. Quei cento passi che separano ognuno di noi dalle "scorciatoie" della vita, ma che segnano anche il confine tra un conformismo colpevole e l’impegno civile».
Il gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti, che si esibirà nel cortile del Palazzo Municipale il 1° Maggio, è una band etno-rock che, tra ironia e passione, affronta temi sociali dalla lotta alla mafia, all’ambiente, al lavoro. Ospiti del programma culturale estivo "Incontri per le Strade", il gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti ha ottenuto notorietà grazie al successo di Onda Calabra, colonna sonora del film Qualunquemente di Antonio Albanese, coronato dalla nomination al David di Donatello come migliore canzone, di Giorgio, nomination al Premio Amnesty International, e de L’Imperatore, entrato nei mille brani della storia della canzone italiana.
Che aria tira è il nuovo album della band calabro-emiliana e rappresenta un’ulteriore passaggio musicale del gruppo, un’evoluzione tra solchi acustici, incursioni rock e suoni elettronici, dove il tamburello dialoga non solo con la chitarra elettrica ma anche con il computer e il mandolino suona note come fresche gocce di pioggia nella calda terra mediterranea. Il gruppo formato da Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni e Mimmo Crudo con la storica collaborazione di Antonio Rimedio e Manuel Franco e la partecipazione di Carlo Lucarelli, Fabrizio Moro, Mikrokosmos – Coro Multietnico di Bologna diretto dal Maestro Michele Napolitano e la vocalist turca Canceli Basak, ha dato vita all’undicesimo album che rappresenta la summa dell’esperienza ventennale di musica, cinema e teatro della band. In questa loro ultima fatica musicale, che può essere definito un album di musica civile, Il Parto delle Nuvole Pesanti, affronta con passione e un bel po’ di ironia temi sociali che vanno dalla mafia all’ambiente, dal lavoro al carcere, fino al razzismo e al conflitto di culture e religioni. Che aria tira è anche un disco che scandaglia a fondo nell’animo umano alla ricerca del senso del vivere nell’epoca della globalizzazione.
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