Niente salone, più case a prezzo contenuto
L'amministrazione ha spostato le nuove case dalla "sovraffollata" via Curtatone a via Aleardi, tra Madonna in Campagna e Arnate. Si rinuncia anche al salone polivalente in cambio di qualche appartamento in più
Le nuove case a canone agevolato si faranno, ma saranno spostate da via Curtatone alla zona al confine tra Madonna in Campagna e Arnate, tra via Aleardi e via Mastalli. La modifica dei progetti per le case popolari è stata messa in cantiere dall’amministrazione comunale qualche tempo fa e ora è arrivata alla fase esecutiva. Il progetto è quello del complesso di social housing legato alla riedificazione del complesso "ex canossiane" in via Trombini: i nuovi proprietari (un grande immobiliare) hanno abbattuto una parte di edifici in via Trombini, quelli più recenti e senza particolare valore che affacciavano verso il Centro della Gioventù. Lo stesso proprietario può costruire case a prezzo accessibile con il meccanismo del social housing, con la stessa volumetria degli edifici abbattuti in centro: inizialmente la previsione della vecchia amministrazione Mucci era di realizzarle in via Curtatone, ma il centrosinistra ha sempre contestato la scelta, dicendo che su via Curtatone c’era una concentrazione eccessiva di abitanti e che si rischiava di creare un ghetto (una critica condivisa anche dalle associazioni cittadine). Ora dunque si cambia trasferendo le case in tutt’altra zona, quella al confine tra Madonna in Campagna e Arnate: «In questa zona – spiega l’assessore all’urbanistica Angelo Senaldi – ci sono le case Erp di via Puglia, ma anche altri complessi in edilizia convenzionata ed edilizia libera». In sostanza: il quartiere intorno a via Aleardi e via Forze Armate è socialmente composito, con case private e un complesso "popolare" vicino, in via e così, secondo l’amministrazione, si evita il rischio dell’effetto-ghetto. «Inoltre quella di via Curtatone è un’area verde che doveva essere urbanizzata, con costi aggiuntivi» ricorda ancora Senaldi (nella foto a destra: il terreno di via Curtatone dove era prevista l’edificazione è quello boscoso al centro dell’immagine).
Nella zona è prevista dunque la realizzazione di 8000 metri cubi di alloggi a canone agevolato, a cui si aggiunge un altro complesso ERP (case popolari) da 2000 metri cubi. Nei 2mila metri cubi era prevista anche una sala polifunzionale che facesse anche da spazio sociale, che però secondo i nuovi progetti sarà eliminata dal progetto e sostituita da altri tre appartamenti. Perché il bisogno di case popolari a Gallarate è sempre stato consistente (600 circa le domande in attesa) e la crisi non aspetta. La modifica definitiva sarà approvata prima in commissione lunedì prossimo e poi in consiglio comunale.
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