Presidio Fiom davanti all’Univa: “Rilanciare lavoro e diritti”
Il segretario provinciale Stefania Filetti ha riassunto i punti della protesta: "Ogni giorno nuove crisi aziendali, servono ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà e più democrazia in fabbrica"
I metalmeccanici iscritti alla Fiom della provincia di Varese hanno manifestato questo pomeriggio, lunedì, davanti alla sede di Univa a Busto Arsizio in occasione dello sciopero di 4 ore indetto dal sindacato dei metalmeccanici. Circa un centinaio i lavoratori presenti con bandiere e striscioni. Così ha spiegato le ragioni dell’iniziativa Stefania Filetti, segretario provinciale della Fiom: «Ogni giorno arrivano sui nostri tavoli richieste di cassa integrazione, chiusure, nuove situazioni di crisi e questo accade in tutta la provincia da nord a sud, l’ultimo caso è quello dell’Husqvarna. Una situazione che sta diventando insostenibile. Siamo qui anche perchè c’è bisogno di ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà per proteggere l’occupazione. Respingiamo il contratto nazionale separato firmato da Fim e Uilm il 5 dicembre 2012, pretendiamo democrazia all’interno dei luoghi di lavoro e rappresentanza dei lavoratori. Riteniamo che sia giusto anche in provincia provare a cedere se è possibile fare un passo in avanti unitario in questa direzione. Parliamo anche di mantenimento del potere d’acquisto, dei primi tre giorni di malattia che non vengono retribuiti e dei contratti precari».
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