Roncari revoca le dimissioni, la Lega torna in maggioranza?

Oggi, martedì 2 aprile e ultimo giorno prima che le dimissioni del sindaco Marco Roncari diventino definitive, arriva la revoca delle stesse da parte del primo cittadino. Marco Roncari torna in sella proprio quando ormai tutto sembrava perduto grazie ad un possibile accordo con l’ex-alleato, la Lega Nord. Il Comune di Fagnano Olona, dunque, non sarà commissariato. Roncari ha annunciato la clamorosa notizia con una mail alla stampa nella quale ringrazia tutti i gruppi consiliari per la collaborazione ma in realtà il resto delle minoranze, "Progresso e solidarietà" e "Felci", non hanno nulla di che rallegrarsi: «Ritireremo i nostri rappresentanti dalle commissioni, perlomeno dove abbiamo la presidenza – tuona da Roma la deputata Maria Chiara Gadda (che è anche consigliere di Progresso e Solidarietà) – la Lega Nord ha calato le braghe per ottenere le briciole mentre noi abbiamo respinto la proposta indecente formulata nei giorni scorsi da Roncari che chiedeva un "governissimo". Se ci fossero state le telecamere degli aderenti a Valle Olona 5 Stelle in questi anni di amministrazione Roncari i cittadini avrebbero capito subito di chi è la responsabilità della situazione politica a Fagnano». 

Rincara la dose il capogruppo Di Paola: «Non so a chi si riferisca il sindaco nei suoi ringraziamenti ai gruppi consiliari. Certamente non a noi che fin dal primo incontro avevamo detto a lui e agli altri amministratori presenti che la loro proposta era irricevibile e che non avremmo partecipato, cosa che abbiamo puntualmente fatto, a nessun altro incontro. Mi risulta che anche il rappresentante di Felci non abbia dato alcun assenso ad accordi con l’amministrazione e quindi l’unico gruppo consiliare con cui l’amministrazione può essersi accordata è la Lega».

Roncari, infatti, nei giorni scorsi aveva lanciato un ipotesi di amministrazione allargata a tutte le minoranze per evitare a Fagnano «un lungo e dannoso commissariamento» ma la risposta immediata da parte dell’opposizione (inizialmente compresa la Lega, tramite il capogruppo Fausto Bossi, ndr) era stata un "niet" senza se e senza ma. Ancora Santi Di Paola «gli unici responsabili del commissariamento del Comune sono proprio il sindaco e il Pdl perchè potevano dimettersi prima del 22 febbraio e permettere ai cittadini di andare a votare a maggio – ha spiegato Di Paola – ora ci chiedono di entrare in maggioranza con loro. E’ inaccettabile che anche la nostra lista paghi per gli errori che hanno fatto loro». Secondo "Progresso e Solidarietà", dunque, la proposta era del tutto irricevibile.

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