Rosati: “Cambiare il mister era indispensabile”

Dopo la sconfitta contro la Pro Vercelli, una delle più brutte prestazioni del Varese negli ultimi anni, che ha momentaneamente tolto i biancorossi dalla zona playoff dopo una stagione passata nel bel salotto dell’alta classifica, la dirigenza biancorossa ha deciso di sollevare dall’incarico di allenatore Fabrizio Castori. Al suo posto è stato chiamato Andrea Agostinelli, che avrà l’arduo compito di rivitalizzare una squadra apparsa sotto tono e, soprattutto, senza idee per le ultime cinque gare di campionato, cercando di riappropriarsi del posto tra le prime sei, che vorrebbe significare la qualificazione agli spareggi promozione. 
 

Il presidente del Varese Antonio Rosati cerca di spiegare la decisione presa nella notte, dopo un lungo colloquio telefonico con il nuovo allenatore: «Purtroppo siamo qui per il cambio del mister, una decisione che non è mai bello prendere. La scelta non è stata fatta per la stagione, che ci vede ancora in piena lotta per i playoff, soprattutto se ci ridaranno il punto di penalizzazione. Il problema riguarda l’ultimo periodo e la gara di ieri sera a Vercelli non è stata da Varese. Dovevamo dare una sterzata in questo momento e rincorrere i playoff, consapevoli che la rosa possa ambire all’alta classifica, ma allo stesso tempo deve combattere per questo obiettivo. Siamo sicuri che l’arrivo del nuovo mister dia la svolta che vogliamo. La decisione è stata presa insieme a Montemurro e Milanese dopo la deludente prestazione di ieri sera, a dimostrazione che la situazione non era più sotto controllo. Sono fiducioso perché conosco bene i valori dei ragazzi del Varese, ma questi anni ci hanno insegnato che senza la fame, la voglia e i rispetto per la maglia non andiamo da nessuna parte. Per queste ultime partite, che spero siano almeno sette o nove, non tollererà più il non rispetto per questi colori come ieri sera; in campo a Vercelli c’era una squadra diversa del mio Varese. Ho imposto ai giocatori questo per il finale di stagione e devono capire che loro sono professionisti e lo devono essere anche rispettando l’ambiente, la città e i tifosi». 
 

Il presidente biancorosso svela come è avvenuto il primo contatto con Agostinelli e cosa lo ha convinto in questa scelta: «Sono fiducioso nel nuovo mister, questa notte abbiamo passato un paio d’ore a parlare e sono sicuro che anche quest’anno riusciremo a fare il nostro piccolo miracolo raggiungendo l’obiettivo dei playoff. Un ringraziamento va a Castori e ad Agostinelli auguro di poter dimostrare il suo valore. Non è stata una scelta campata per aria o dovuta alla brutta serata passata a Vercelli, il nuovo mister era pronto con la speranza che non servisse doverlo coinvolgere. Ho cercato di difendere Castori fino alla fine, anche perché la sensazione è stata quella che la squadra fosse dalla parte del mister, ma la prova di ieri sera è stata indifendibile, così come quella dei giocatori. All’ex nostro allenatore non posso dire nulla come persona ma, ripeto, avevamo bisogno di una svolta per ritrovare il nostro Varese. Parlando con Agostinelli mi sono convinto perchè ho visto in lui la luce negli occhi e la fame che in precedenza ho notato in Sannino e Maran. Visti i tempi  ristretti, ho deciso io di fare l’allenamento a porte chiuse, così da permettere al nuovo tecnico di poter operare senza distrazione e poter prendere contatto epidermicamente con la squadra. Abbiamo deciso di non optare per una soluzione interna perché sarebbe stato un cambiare corsia sulla stessa strada e noi invece abbiamo il bisogno di cambiare completamente direzione».
 

L’avventura del nuovo mister è così iniziata oggi, mercoledì 17 aprile, e Agostinelli debutterà sulla panchina biancorossa sabato 20, nella difficile trasferta contro la Ternana. Il legame stipulato tra la dirigenza biancorossa e il mister scadrà a fine campionato, il prossimo 30 giugno. Non cambierà invece il resto dello staff tecnico, con la conferma del vice allenatore, Davor Jozic, e il preparatore dei portieri Ermes Berton.