Studenti dell’Insubria a lezione in redazione
Il Corso di laurea in scienze della comunicazione presenta i nuovi laboratori con giornalisti ed esperti del mondo editoriale. Per studiare e imparare "sul campo"
Diventare giornalisti è il sogno di molti ragazzi. A loro, ma anche agli studenti che, più in generale, vogliono ottenere competenze e professionalità nel mondo dell’informazione, si rivolge il corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università dell’Insubria. L’ateneo ha presentato questa mattina alcune delle principali novità in cantiere a partire dal prossimo semestre. Gli studenti avranno la possibilità di entrare in contatto con le realtà editoriali del territorio: l’università ha coinvolto infatti, nel proprio corpo docente, diversi nomi di giornalisti professionisti ed esperti del mondo della comunicazione ed editoriale che cureranno direttamente laboratori di attività didattica integrativa.
Teoria e pratica: i laboratori – Prenderanno il via il laboratorio di giornalismo televisivo, a cura di Antonio Franzi, il laboratorio per la preparazione di un libro-inchiesta di Pierluigi Altea, il laboratorio di organizzazione degli uffici stampa di Franz Foti, il laboratorio di giornalismo digitale: nuovi strumenti di comunicazione dal web 2.0 ai social network di Marco Giovannelli, il laboratorio di analisi televisiva di Luca Amabile Stifano; laboratorio di teorie e tecniche del linguaggio giornalistico di Gianni Spartà; laboratorio di costruzione del telegiornale di Matteo Inzaghi; laboratorio di ideazione audiovisivi e web format di Fabrizio Luisi e di Storia dell’editoria di Cristina Siciliano.
Collaborazione con l’Ordine – Questo potenziamento si inserisce tra le attività messe in atto per arrivare a conseguire anche il riconoscimento del corso di laurea magistrale in Scienze e tecniche della Comunicazione quale biennio propedeutico valido per sostenere l’esame di stato per l’esercizio della professione di giornalista, sulla base di quanto espressamente riconosciuto dal comma 5 dell’art. 3 del Decreto legge 138/2011. Nel quadro di questo specifico ed innovativo progetto del corso di laurea in Scienze della comunicazione messo in essere dall’Università dell’Insubria è allora da augurarsi che entro un tempo davvero ragionevole – di medio periodo – come sottolinea, con forza, il giornalista Franz Foti (che da anni insegna proprio all’Insubria), «sia anche possibile conseguire un doveroso riconoscimento ufficiale da parte dell’Ordine dei Giornalisti sul valore effettivamente professionalizzante di questo corso di laurea in Scienze e Tecniche della Comunicazione, onde consentire ai giovani laureati dell’Insubria di poter accedere all’esame per poi diventare giornalisti professionisti. In tal modo l’accesso alla professione giornalistica sarà reso aperto e socialmente fruibile anche da parte di rilevanti settori della società civile, che fino ad ora ne sono stati sistematicamente esclusi».
Non solo giornalisti – Come sottolinea il presidente del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione, professor Fabio Minazzi, «il corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’ateneo insubrico è assai innovativo ed unico nel panorama universitario italiano attuale, non solo per la sua impostazione interdisciplinare che consente il dialogo tra le culture scientifico-tecnologica e umanistico-comunicazionale, ma proprio perché prevede ed attua una stretta e sempre più proficua collaborazione diretta con differenti organi di stampa e anche con varie realtà della comunicazione e dell’informazione della provincia, riuscendo così ad integrare, in modo davvero significativo, la necessaria e doverosa preparazione culturale a sfondo umanistico (sulla base dello studio della filosofia, della letteratura, della storia, della linguistica, dell’epistemologia, etc., etc.), con una formazione tecnica e professionalizzante la quale ultima viene conseguita proprio grazie all’apporto di alcuni professionisti della televisione, dei giornali e degli organi di stampa del nostro bacino d’utenza».
Alla presentazione del corso sono intervenuti il rettore, Alberto Coen Porisini; il direttore del Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate, Ezio Vaccari; il presidente del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione, Fabio Minazzi; il giornalista e docente del corso, Franz Foti. I giornalisti: Ezio Mainetti, VideoVarese; Nicoletta Romano, Living; Marco Giovannelli, Varesenews; Marco Dal Fior, Radio Missione Francescana hanno raccontato le esperienze già in corso e le prossime iniziative che vedono il coinvolgimento degli studenti nelle redazioni. In particolare, Nicoletta Romano ha descritto il progetto pilota di Living Young; Ezio Mainetti, ha presentato “Canale 110”; Marco Giovannelli ha spiegato il suo laboratorio di Giornalismo Digitale e Marco Dal Fior ha lanciato la proposta di una collaborazione con l’Ateneo per avviare “Radio Università”. Hanno fornito la loro personale testimonianza gli studenti dei Corsi di laurea triennali e magistrali in Scienze della Comunicazione e Scienze e Tecniche della Comunicazione: Eleonora Teri; Serena Agostini; Federico Anselmi; Alessandro Pepe; Melissa Forin; Niccolò Bizzari; Matteo Grieco e Alessandro Franzetti.
Leggi anche – Nuova laurea specialistica, per giornalisti nell’era del Web
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