Ultime ore da presidente per Giorgio Napolitano
Lunedì scade il mandato dell'attuale presidente della Repubblica e le forze politiche non hanno ancora trovato un'intesa su chi potrebbe essere eletto per il Quirinale. Tutto dipenderà da quanti scrutini saranno necessari. Prima votazione il 18 aprile
Da luned l’Italia non avrà più un Presidente della Repubblica. O meglio, lunedì 15 aprile si concluderà formalmente il mandato di Giorgio Napolitano che per i passati 7 anni ha vissuto all’interno del palazzo del Quirinale e che non ha intenzione di rimanerci per altro tempo. E così, mentre il Presidente e la moglie Clio si stanno preparando per fare le valigie, le forze politiche si dividono su chi dal 18 aprile potrebbe essere chiamato a traghettare l’Italia in questo momento certo non facile.
Emma Bonino, al momento, pare essere una delle candidate più accreditate. Il suo nome è infatti uno dei più mormorati al momento nei palazzi romani e potrebbe creare ampie convergenze politiche. PD e PDL hanno infatti già espresso nei giorni passati commenti positivi verso la prospettiva di una elezione della rappresentante Radicale e anche il Movimento 5 Stelle potrebbe convergere su questo nome. Cosa faranno gli eletti grillini in aula dipenderà dall’esito della consultazione dei 48.282 aventi diritto per le parlamentarie organizzate sul Blog di Beppe Grillo e che lunedì porterà al ballottaggio i primi due classificati. E sul nome di Emma Bonino anche gli italiani sembrano propendere in misura marcata in quasi tutti i sondaggi oggi presenti e anche dagli esiti delle ricerche di importanti istituti statistici.
Altro possibile papabile, anche se decisamente staccato da Emma Bonino, potrebbe essere a Romano Prodi. E’ indubbio che sul suo nome una buona parte del PD potrebbe convergere ma ieri Berlusconi è stato inequivocabile nello sbattere la porta in faccia al Professore. Durante il suo comizio a Bari, infatti, il leader del PDL ha minacciato di lascire il Paese nel caso in cui Prodi diventasse l’inquilino del Palazzo del Quirinale. Ma la situazione potrebbe cambiare radicalmente se sarà proprio il nome di Prodi ad emergere dalla consultazione del Movimento 5 Stelle, concretizzando così il peggiore incubo di un Berlusconi già in campagna elettorale: Prodi al Quirinale con un incarico a Bersani e, magari, l’appoggio del movimento 5 stelle.
Sembrano questi i due candidati più quotati, oggi, per ricorprire la carica di Capo dello Stato per i prossimi 7 anni. Sul tavolo, naturalmente, ci sono anche altri nomi ma che non sembrano avere numerose chance (o interesse) a venire elettti. Si spazia dalla nota giornalista Rai e conduttrice di Report, Milena Gabanelli fino a personalità come Gino Strada passando per magistrati, politici e costituzionalisti.
Il punto fondamentale per capire chi e come verrà eletto dipende in grande misura da quanti scrutini saranno necessari. Infatti, per rafforzare la necessità di larghe intese e ampie convergenze sul nome di una figura così importante per la vita del Paese, i padri costituenti hanno predisposto una legge elettorale che richiede una maggioranza qualificata dei 2/3 per le prime tre votazioni, scendendo poi ad una maggioranza semplice per tutte le altre che si dimostrassero necessarie. E con un parlamento così frazionato e senza convergenze, proprio questa sarà la chiave che porterà sul Quirinale un nuovo inquilino.
Nel frattempo rimane aperto anche il sondaggio di VareseNews. Diteci chi vorreste come Presidente della Repubblica.
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