Al via la mappatura degli scarichi nel fiume
L'assessore regionale all'ambiente annuncia l'avvio di un lavoro di censimento di tutti gli scarichi fognari privati e industriali che confluiscono nel fiume inquinato
Partirà nelle prime settimane di giugno il percorso di lavoro che consentirà di costruire una nuova, aggiornata e dettagliata mappa di fognature, punti di malfunzionamento e scarichi industriali che interessano il bacino del fiume Olona. Lo ha comunicato l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile al termine di un incontro con Arpa, Protezione civile, Provincia di Varese e Ufficio d’ambito. «Questo percorso – ha spiegato l’assessore Terzi – coinvolgerà direttamente i Comuni del bacino. I funzionari di Regione Lombardia li incontreranno e consegneranno loro la documentazione necessaria a individuare gli scarichi non autorizzati. Si tratta di un primo passo per stabilire al meglio la pianificazione degli interventi necessari a impedire che il fiume continui a essere afflitto da fonti di inquinamento che peggiorano una situazione già gravemente compromessa».
LA MAPPATURA – Durante gli incontri i Comuni riceveranno gli elenchi degli scarichi autorizzati dalla Provincia o rilevati con attività di censimento o sopralluogo finanziata da Regione Lombardia (così da consentire l’individuazione degli scarichi non autorizzati), le schede descrittive degli sfioratori, degli impianti e del reticolo fognario e depurativo realizzate da Ufficio d’ambito per la ricognizione delle opere e del loro stato di conservazione e i verbali di controllo scarichi effettuati dall’Arpa. Regione chiederà inoltre ai Comuni di mappare tutti i casi di tombinatura di rogge e ruscelli: in molti casi, infatti, questi corsi d’acqua sono stati trasformati in fogna e allacciati al collettore. La mappatura consentirà di prevedere la realizzazione di condotti fognari e di lasciare l’acqua al suo corso. «In Provincia di Varese sullle origini dell’inquinamento da tensioattivi riversati nel Fiume Olona – ricorda Luca Marsico, presidente della commissione Ambiente e protezione civile – sono in corso indagini da parte dell’autorità giudiziaria».
DETTAGLI A LUGLIO – Ai gestori di impianti di depurazione e Comuni con gestioni in economia sarà poi richiesto di comunicare all’Ufficio d’ambito gli scarichi industriali allacciati alla fognatura, al fine di regolarizzarli, controllarli e implementare di conseguenza gli impianti. "Al termine di questo lavoro – conclude l’assessore – potremo finalmente disporre di informazioni di dettaglio precise, così da rendere possibile la definizione dei fabbisogni di intervento e integrare la pianificazione d’ambito da un lato e la pianificazione urbanistica dall’altro". Entro luglio Regione Lombardia dovrebbe aver completato la mappatura.
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