La gelateria “fai da te”: i gusti li “spini” come la birra
Una gelateria del tutto automatica, dove le coppette le riempie direttamente il cliente da macchine fornite di spinatore. E' aperta da due mesi e, secondo il proprietario, è "la nuova rivoluzione del mercato"
Il gelato lo prendi alla macchinetta. Proprio così. Metti la moneta, scegli il prodotto, ritiri la coppetta e la riempi. Et voilà, il gelato fai da te. Una rivoluzione del concetto di gelateria che potrete trovare a Laveno. La cittadina sul lago infatti, da due mesi ha visto aprire le serrande al negozio che il proprietario definisce, “la nuova frontiera per il settore della gelateria”, nonostante i vicini commercianti molto probabilmente "storcono" il naso.
Il negozio si trova all’ingresso del paese e fuori ha scritto a chiare lettere “Il Gelato fai da te, un euro”. All’interno sono disposte file di macchinette colorate, divise per gusti con spinatori che permettono di erogare il gelato. Una macchinetta invece, permette di comprare solo le coppette e decidere il prezzo e quindi la quantità del tuo gelato: un euro, due euro, tre euro. Metti i soldi e ti scende la vaschetta che riempirai. “L’idea mi è venuta tra anni fa – spiega Daniele Mezzanotte, proprietario del locale -, ma non c’era nessuno in grado di fornirmi i macchinari giusti. Io volevo il gelato “alla spina”. Alla fine, l’anno scorso ho scoperto che c’era qualcosa di simili a Milano ho richiamato i fornitori. Sono riuscito ad ottenere quello che volevo”.
Fragola, limone, nocciolo, cioccolato, puffo, fior di latte e così via. I clienti possono trovare una bella carrellata di gusti all’interno di questa gelateria. “La coppetta si può riempire fino a quando il gelato ci stà. E’ il cliente a decidere i gusti che vuole e quando ne vuole”.
La forza dell’idea sta nel proporre al cliente un gelato che costa meno e in maggiore quantità. Di conseguenza, per il proprietario del negozio, si abbattono i costi del personale e dell’attività. “In questo momento di crisi è un’idea vincente tutto ciò che costa meno. Nel mio negozio una famiglia intera si può permettere di comprare il gelato”. E la qualità? Il negozio, nel modo in cui è costruito, non ha maestranze del settore e non c’è nessuno che ti riempie il cono o la coppetta. “La gelateria artigianale in un certo senso non esiste più – continua Daniele -. Molte gelaterie usano gli stessi prodotti che uso io e sono in pochi quelli usato frutta vera o prodotti veri. Credo che il mio gelato sia abbastanza buono”. Qualche obiezione salta alla mente ma Daniele risponde: “La maggior parte delle persone che pensano ad un’attività come la mia sono imprenditori e mai gelatai. Credo che questa sia la vera rivoluzione del modo di fare il gelato e che nel futuro molte verranno sostituite”. Di certo c’è che l’idea è innovativa, il gelato alla “spina” si compra ma forse, la macchinetta non potrà mai regalarti il sorriso del gelataio che si è alzato il mattino presto per farti trovare il tuo gusto preferito al bancone.
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