La tragedia del Titanic rivive in un musical dell’Olga Fiorini
Venerdì 31 maggio al teatro nuovo di Olgiate Olona, gli studenti dell'istituto paritario si esibiranno in uno spettacolo che avrà le canzoni di De Gregori come colonna sonora
La tragedia del Titanic diventa un musical: a metterlo in scena sono gli studenti del liceo dello Spettacolo “Olga Fiorini”, che per rendere attuale la storica vicenda si sono lasciati ispirare dalle
canzoni di Francesco De Gregori.
È su questa originale rappresentazione che venerdì 31 maggio alle 20.45 si aprirà il sipario del Teatro nuovo di Olgiate Olona, dove saranno protagonisti gli alunni delle classi dalla prima alla quarta dell’istituto di Busto Arsizio. “Il viaggio del Titanic” farà così rivivere sul palcoscenico «una tragedia moderna e potente, che ancora si erge a imperituro monito per coloro i quali si affidano ciecamente al progresso», sottolinea Luigi Iannotta, insegnante di teatro nel liceo delle Scienze umane Progetto Spettacolo.
Il docente spiega anche la scelta «azzardata» di trasformare il dramma dell’affondamento del transatlantico in un musical, «genere che si associa perlopiù all’intrattenimento e alla leggerezza», ma che, in realtà, «possiede molteplici risorse espressive: è perciò risultato interessante metterne alla prova i meccanismi con atmosfere così poco consuete. La mescolanza dei linguaggi che lo contraddistingue contribuisce forse a rendere meno fosche le tinte di una vicenda, che altrimenti sarebbe risultata troppo luttuosa, per noi, da raccontare».
Il musical ha inoltre permesso ai ragazzi di mettere a frutto le diverse competenze acquisite a scuola: caratteristica peculiare del liceo Progetto Spettacolo sono infatti le numerose ore di lezione dedicate a teatro e recitazione, musica e canto moderno, danza ed espressività corporea. Tutte arti che si sono rivelate indispensabili per allestire lo spettacolo, grazie al quale la vicenda del Titanic, di cui è ricorso nel 2012 il centenario, torna a ricordare che la tecnologia «non è la risposta a tutte le domande e che il progresso non è sempre buono e basta un niente per affondare ciò che pareva inaffondabile».
Si tratta di un messaggio ben espresso anche dalle canzoni di De Gregori, che costituiscono l’ossatura portante del musical. Intorno alle note e alle parole del cantautore romano si sviluppa insomma una narrazione che vuole essere un tentativo di far rivivere, con qualche licenza poetica, le circostanze e i personaggi di quel tragico viaggio. Un viaggio la cui tragica fine «ci invita a stare all’erta, ad ascoltare la voce della ragionevolezza, a fare i conti con i nostri limiti; con quello che l’uomo, nonostante i suoi sforzi, non può controllare».
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