Scandalo delle prescrizioni, chiuse le indagini
Sono 48 i medici e gli ex-informatori Sandoz-Novartis coinvolti nella vicenda delle prescrizioni di ormoni per la crescita e farmaci per la produzione di globuli rossi in cambio di regalie
Il sostituto procuratore di Busto Arsizio Mirko Monti ha chiuso le indagini sullo scandalo delle prescrizioni di ormoni della crescita Omnitrope e del farmaco per la produzione di globuli rossi Binocrit (farmaci noti anche negli ambienti medico-sportivi come prodotti dopanti) in cambio di denaro o altre utilità e utilizzando a tal fine fondi della società stessa. Dei 67 iscritti inizialmente nel registro degli indagati, sono 48 le persone per le quali la Procura chiederà il rinvio a giudizio mentre sono state archiviate le altre 19 posizioni.
La vicenda ha suscitato molto scalpore e vede coinvolti ex-informatori della Sandoz-Novartis, multinazionale del farmaco che ha una delle sue sedi ad Origgio, e medici di molti ospedali sparsi in tutta Italia. Le indagini condotte dai Nas dei Carabinieri e dalla Procura di Busto Arsizio hanno accertato che, in cambio di massicce prescrizioni di questi due tipi di farmaci, i medici coinvolti ottenevano dagli informatori regalie di ogni genere: viaggi, notebook, gioielli, contributi ad associazioni. Nelle stesse informative della Sandoz si parla di importi dai 3 mila ai 10 mila euro formalmente erogati quale compensi per consulenze e lezioni impartite agli informatori scientifici di Sandoz in realtà mai prestate oppure per finanziare viaggi a convegni e anche onlus create ad hoc.
Per loro le accuse vanno dall’associazione per delinquere, alla corruzione, istigazione alla corruzione, distribuzione e somministrazione di farmaci in modo da arrecare pregiudizio alla salute pubblica, concussione, frode ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, falsità in atti, comparaggio. Qui il comunicato della Sandoz sulla vicenda.
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