Tradate e William festeggiano la serie C
La squadra di Delia Della Valle ha vinto il campionato femminile, i varesini sono arrivati secondi nel maschile tornando nella categoria superiore dopo un anno di assenza. Per entrambe una promozione inaspettata
Ultimi fuochi di una stagione perlomeno dolceamara per la pallavolo varesina: al di là dell’imprevisto capitombolo di Busto Arsizio nelle semifinali scudetto e della scomparsa di Villa Cortese dal panorama della A1, nei campionati minori sono state tante le delusioni e le retrocessioni. In attesa dei verdetti del campionato di C maschile, a risollevare il morale ci sono la promozione in B2 del Don Bosco Bodio (che ora va a caccia dello scudetto regionale) e quelle in serie C del Barga Tradate femminile e della William Varese maschile, entrambe sorprendenti rispetto ai pronostici della vigilia.
Le tradatesi di Delia Della Valle, partite senza troppe ambizioni, hanno fatto il botto perdendo solamente 2 partite in tutto il campionato e riconquistando la categoria di competenza (8 stagioni in serie C alle spalle). Non è stata però una passeggiata: le rivali, Carimate e Galbiate, hanno dato battaglia fino all’ultimo. “Quest’anno non ci siamo fatti mancare nulla – conferma il coach – tra infortuni e scivoloni clamorosi; siamo riuscite a rimanere al comando per quasi tutto il campionato, e questo naturalmente ha spinto tutte le avversarie a dare il massimo contro di noi, ma alla fine ce l’abbiamo fatta”. L’eccezionale risultato di Tradate ha stupito la stessa Della Valle: “Non me lo aspettavo, soprattutto perché avevamo poche giocatrici con esperienze nelle categorie superiori. Però si è creato un bel gruppo, senza leader ma con tante ragazze pronte a sacrificarsi. Mi hanno sorpreso tutte: la palleggiatrice pescata in Seconda Divisione, l’opposto che ha saputo rimettersi in gioco, il libero che ha affrontato tante lunghe trasferte. Anche lo staff è davvero ristretto, siamo in pochi a fare tutto e questo rende il traguardo raggiunto ancora più prezioso”. Il futuro è tutto da costruire: “Finiamo di ubriacarci ben bene, poi vedremo. Le risorse sono quelle che sono, allestire la squadra non sarà facile, ma adesso la C ce la vogliamo tenere”. Anche perché, e la stessa allenatrice se ne rende conto con un certo stupore, Tradate per il momento è l’unica rappresentante della provincia nella massima serie regionale: Bodio è salita di categoria, Venegono e le matricole Caronno e Angera sono retrocesse (a rigore ci sarebbe anche la Sab Volley di Saronno, che però gioca a Vanzaghello). I ripescaggi estivi, comunque, potranno come al solito cambiare lo scenario.
Diversa la storia della William Varese, che si è immediatamente rifatta della dolorosa retrocessione all’ultima giornata patita nella scorsa stagione. Un brutto colpo, ma anche un’occasione per ripartire: “Abbiamo completamente rinnovato la squadra – spiega il tecnico Giovanni Marelli – rinunciando al ripescaggio e mantenendo solo i giocatori più giovani, a cui si è aggiunto un gruppo di ragazzi della Prima Divisione. Alla fine l’età media della rosa era di 21 anni”. I due innesti più importanti sono stati quelli di Alessandro Caccianiga, ex Pallavolo Varese e Pro Patria Busto, e Marco Cocquio, l’elemento d’esperienza che ha completato un mix vincente. Dopo un inizio difficile, non agevolato dal calendario, la William è andata in crescendo fino a chiudere il campionato con una striscia di 10 vittorie consecutive, che ha permesso ai varesini di superare Casteggio e piazzarsi al secondo posto: “Non siamo riusciti ad arrivare primi – continua Marelli – perché Pavia aveva due giocatori di categoria superiore, ma i numeri ci premiano: in casa abbiamo fatto 38 punti su 39 a disposizione e abbiamo vinto ben 15 partite per 3-0. Sono contento soprattutto per ché i ragazzi sono tutti molto cresciuti”. A inizio stagione le prospettive erano altre: “Certo, speravamo in un buon campionato – dice il coach – anche perché 4-5 elementi avevano esperienze in serie C, ma la stagione è andata ben oltre le nostre aspettative. Non era facile ricostruire velocemente con un gruppo in gran parte nuovo”. Anche qui, naturalmente, si va con i piedi di piombo: “La nostra volontà è continuare sulla stessa linea, facendo crescere i giovani: certo, la C non è la D e si faticherà molto, ma speriamo di tirar fuori qualcosa di buono”.
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