Aggressione a un disabile, la conferma dei testimoni

Una lettera ha contestato la ricostruzione dell'episodio del gruppo di ventenni che ha provocato un ragazzo disabile. Abbiamo verificato con diverse fonti che confermano la versione delle forze dell'ordine

Un gruppo di ragazzi che circonda un uomo disabile e lo provoca, fino a farlo reagire con rabbia e disperazione. Questa la ricostruzione – in estrema sintesi – dell’episodio avvenuto in piazza a Sesto Calende nel tardo pomeriggio di mercoledì, a seguito del quale i carabinieri hanno denunciato sei ragazzi per violenza privata e ne hanno arrestato uno per resistenza e ingiurie a pubblico ufficiale. La versione del "branco" che aggredisce anche fisicamente il disabile è stata contestata con veemenza da una lettera (firmata) giunta in redazione. Per questo abbiamo verificato accuratamente l’episodio, contattando molti degli esercenti che affacciano sulla piazza Garibaldi di Sesto, centro della cittadina e luogo molto vivace anche perché vicino al lago: i testimoni della scena sono stati più di uno. «Ero fuori a fumare la sigaretta, ho visto il gruppo di ragazzi che aveva circondato Antonio [il 32enne disabile, ndr], si sentivano le sue urla. Questo ragazzo peruviano gli ha dato una sberla, due», ci racconta un negoziante, che aggiunge che il gruppo aveva preso di mira più volte il ragazzo. Lo stesso negoziante conferma anche il contatto fisico: «Lui piangeva e urlava, alla fine il tabaccaio l’ha tenuto fermo altrimenti finiva a sbattere la testa per terra. C’era il rischio che faceva qualche sciocchezza». Altri due commercianti e un residente in zona confermano di aver visto e sentito il ragazzo circondato che urlava, anche se non hanno visto contatti fisici, dalla posizione dove si trovavano. Un ultimo commesso impiegato in un esercizio invece specifica di aver sentito le urla e di aver assistito all’arrivo dei carabinieri, ma senza aver visto direttamente l’inizio della scena. Tutti gli esercenti della zona lamentano la presenza del gruppo di ragazzi in piazza come problematica, in alcuni casi anche con una certa esasperazione: «Bevono, sono aggressivi e fanno gruppo, che c’è da avere paura anche solo a dire qualcosa» (in questo caso però ci siamo concentrati solo sull’episodio specifico). Un esercente della piazza ha reagito avvicinando i ragazzi, dice di essere stato avvicinato con fare aggressivo c’è stato un contatto fisico, con la caduta di un ragazzo del gruppo sul tavolo di un bar vicino: è l’episodio in cui è rimasto ferito un giovanissimo, poi portato all’ospedale civico di Angera. Sull’episodio diversi commercianti sono stati sentiti infatti dai carabinieri per ricostruire la dinamica, quella che abbiamo riportato oggi pomeriggio.


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Pubblicato il 20 Giugno 2013
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