Beatrice ha spento la sua prima candelina

Mamma e papà erano fuggiti da Carpi dopo il terremoto del 2012. Samantha era incinta, ormai a termine, e l'ospedale era inagibile. La piccola è nata al Del Ponte, coccolata da tutti. Ora il papà ringrazia ancora Varese e manda una foto della piccola Bea

 "…Ciao forse non vi ricordate di me, ma lo scorso anno, proprio in questo giorno nascevo io, e nascevo all’ospedale " Del Ponte". Sono Beatrice, la piccola "terremotina" di Carpi! Io, la mamma e il papà volevamo ancora ringraziarvi per come ci avete accolto lì a Varese. Devo dire la verità: il papi non mi ha ancora portato dove sono nata e ho passato i primi giorni di vita, ma mi ha promesso che presto mi porterà a visitare la città che ci ha ospitato durante il periodo del terremoto dell’ Emilia. Grazie Varese!"
Comincia così il messaggio postato sulla nostra pagina Facebook dal papà di Beatrice. 
Beatrice in realtà noi ce la ricordiamo benissimo! Ecco in sintesi la loro storia.
Dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna  (era il maggio 2012) marito e moglie, Samantha e Andrea, fuggono da Carpi, come una sorta di Maria e Giuseppe. Samantha, infatti, è ormai quasi giunta a termine della sua gravidanza e quelle scosse, quotidiane, alcune molto forti, mettono in pericolo le loro cose ma ancora di più "disturbano" gli ultimi giorni d’attesa: i più belli. Samantha e Andrea prendono le loro cose e si fanno ospitare da parenti a Cantello anche perché ormai l’ospedale di Carpi, dove la loro bimba doveva nascere, non è più agibile. 
L’ospedale Del Ponte si prepara ad accoglierli e il 12 giugno nasce Beatrice. Tante coccole per la piccolina costretta a fuggire, anche quelle delle "zie" di Cuore di Maglia che preparano per lei un corredino tutto fatto a  mano. 
Adesso sappiamo grazie ad Andrea che tutto sta procedendo per il meglio
"Stiamo bene – ci scrive – Beatrice è davvero "un terremoto". Non sta mai ferma ed è una chiacchierona, come sua mamma. Abbiamo ripreso la nostra vita di sempre, anche se qui continua l’emergenza e tanti paesi vicino a noi sono stati praticamente rasi al suolo dalle ruspe. Noi siamo stati piu fortunati: ringraziamo ancora Varese, i suoi cittadini, i dottori del Del Ponte e soprattutto i nostri zii e cugini. Grazie e presto verremo a Varese per far vedere a Bea dove è venuta al mondo. A presto!"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Giugno 2013
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