Cresce l’export del Distretto aerospaziale lombardo
Un gruppo di 17 piccole e medie imprese lombarde partecipano a uno dei saloni più importanti a livello mondiale per il settore. Le esportazioni crescono del 26,1%
I velivoli da addestramento di Alenia Aermacchi, gli elicotteri di AgustaWestland; i satelliti e i payload scientifici della CGS Compagnia Generale per lo Spazio; i radar di Selex Es; l’avionica di Thales Italia; lo spazio con Thales Alenia Space. In pratica tutte le grandi competenze del settore concentrate in un nome, quello del Distretto Aerospaziale Lombardo. Una realtà territoriale produttiva che grazie ad una fitta e variegata presenza di piccole e medie imprese da sola rappresenta più di un terzo dell’export italiano dei comparti del sistema manifatturiero legato all’aerospazio. È con questa carta d’identità tecnologica e manifatturiera che il Distretto Aerospaziale Lombardo è presente, ancora una volta, ad uno dei più importanti appuntamenti fieristici a livello mondiale del settore: l’Air Show Le Bourget di Parigi, al quale, anche grazie al contributo organizzativo dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e al finanziamento della Camera di Commercio di Varese, partecipa con uno stand di oltre 200 metri quadrati. Uno spazio studiato per promuovere il sistema produttivo regionale nel suo complesso e dare ampia visibilità a 17 Pmi del territorio.
Da una parte, dunque, i grandi player, con il 13% delle imprese e il 73% degli addetti, dall’altra le pmi che rappresentano l’87% delle imprese e il 27% dei lavoratori: è da questo mix che proviene la forza di un cluster composto, in totale, da 185 imprese, 15mila addetti e un fatturato annuo generato sul territorio di circa 4 miliardi di euro. Il 41,9% della forza lavoro del distretto (6.250 addetti circa) si occupa della produzione di addestratori di volo, elicotteri, satelliti e scientific payload. Il 30,7% (4.600 addetti) è impegnato nella produzione avionica, dei sistemi ed equipaggiamenti, degli strumenti e sistemi di produzione, dei materiali speciali, nel collaudo e nella manutenzione. Il 16,9% (2.800 addetti) si occupa di componenti meccanici e sottosistemi, mentre l’1,1% (150 addetti) si occupa di materiali di diverso genere. Ma al fianco del sistema manifatturiero in senso stretto, c’è anche il settore dei servizi per la produzione dei velivoli (progettazione, simulazione, design, R&D etc) ad esso legato, che si ritaglia il 23,6% (1.300) degli addetti totali.
È questa la piramide della struttura produttiva con la quale il Distretto Aerospaziale Lombardo si presenta all’Air Show Le Bourget. Obiettivo: farsi conoscere sempre di più da un mercato internazionale sempre più esigente. L’export lombardo aerospaziale ha chiuso il 2012 con una attività in forte aumento percentuale: +26,1% rispetto al 2011. Tanto che con i suoi 1,8 miliardi di euro di export il Distretto Aerospaziale Lombardo rappresenta da solo più di un terzo (33,4%) delle esportazioni nazionali del settore. Il trend è stato infatti superiore a quello già positivo messo a segno dall’industria italiana in generale che ha chiuso il 2012 con un balzo in avanti del 19,4%.
«Questi numeri – commenta il Presidente del Distretto Aerospaziale Lombardo, Carmelo Cosentino – confermano la capacità tecnologica delle nostre imprese di competere sui mercati internazionali più sofisticati. Una capacità che non è solo dei grandi player ma anche delle Pmi. La presenza del nostro Distretto a Le Bourget testimonia la volontà di continuare con determinazione nella sfida che ci siamo posti fin dalla nascita del nostro cluster: quella di permettere anche alle piccole e medie imprese di stare da sole sui mercati più importanti e più sofisticati del settore e dunque con le maggiori prospettive di sviluppo. La Regione Lombardia, dove oltre 100 anni fa è nata l’aeronautica in Italia, è ricca di Pmi che vivono fianco a fianco con i maggiori players nazionali come Alenia Aermacchi e AgustaWestland, hanno tutte le competenze necessarie per stringere importanti accordi con i ‘main contractors’ mondiali che guardano con sempre maggiore interesse verso la nostra filiera produttiva. Ciò anche grazie al lavoro portato avanti in questi anni dal Distretto Aerospaziale Lombardo che ha aumentato le opportunità per le piccole e medie realtà del territorio, aiutandole a migliorare la competitività e portandole a partecipare alle più importanti vetrine mondiali, al fine di favorirne, i contatti, la visibilità e la capacità di promozione della propria tecnologia e dei propri prodotti. Questa è la conferma di una scelta lungimirante fatta nel 2009, quando cominciammo questo nostro cammino di networking dell’industria aerospaziale lombarda, che verrà portata avanti nei prossimi anni con sempre maggiore determinazione».
Per alcune piccole imprese era difficile, anche solo qualche anno fa, immaginare un’agenda di incontri come quelli messi in calendario per Le Bourget 2013 dallo stand del Distretto Lombardo. Tra queste c’è da segnalare quelle dei responsabili delle catene di acquisto di realtà come Eurocopter, Turkish Aerospace Industries e Sabca.
Lo stand del Distretto Aerospaziale Lombardo al salone è composto da due aree. Una è dedicata ai quattro stand delle medie imprese presenti (Ase, Aerea, Logic Sistemi Avionici, Secondo Mona), l’altra, quella istituzionale, farà invece da vetrina per altre realtà produttive più piccole che hanno deciso di essere presenti a Parigi (Aviochem, Barberi GB, Blu Electronic, Gemelli, Intecs, Italiana Ponti Radio, Jointek, Mecaer Aviation Group, Merletti Aerospace, O.V.S. Villella, Pantecnica, Technosprings Italia, TIA – Tecnologie Industriali & Aeronautiche).
«Questa riconfermata presenza a una delle più importanti rassegne aeronautiche del mondo va a testimoniare – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio, Renato Scapolan – la concretezza e l’efficacia dell’azione del nostro ente. Abbiamo puntato fortemente sulle reti d’impresa quale fattore di competitività, partendo da settori chiave per il Sistema-Varese, e in particolare le sue pmi, quali la meccanica e appunto il mondo aerospaziale. Segno dell’oculatezza di una scelta che ha visto l’ente protagonista senza esitazione alcuna. E questo anche grazie al rilevante contributo economico che la Camera di Commercio ha garantito negli anni con continuità a questo distretto per le sue esigenze di promozione e di visibilità sul piano internazionale. Un intervento che sta dando i suoi frutti».
Commenta il Presidente dell’Unione degli Industriali, Giovanni Brugnoli: «È la seconda edizione del Salone di Le Bourget a cui partecipa il Distretto Aerospaziale Lombardo. In questi anni abbiamo visto crescere con piacere l’interesse degli operatori per quello che è diventato un brand riconosciuto e riconoscibile a livello mondiale. Come dimostrano le tappe di questo cammino che ha toccato i saloni di Berlino, Tolosa, Seattle, Londra, Torino. In questo cluster vedo gli sforzi di tante imprese che hanno fatto grande l’industria del volo sul nostro territorio e che portano il nome dell’Italia con orgoglio nel mondo. La presenza del Distretto qui oggi a Parigi, con tante Pmi, rappresenta già di per sé il successo della formula della partecipazione aggregata a progetti di crescita. Sia essa internazionale, di ricerca o sviluppo di nuove tecnologie e progetti. Mai come oggi possiamo dire che le pmi del Distretto Aerospaziale Lombardo stanno diventando grandi insieme».
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