Editoria: a picco giornali, vendite e pubblicità. Cresce solo il web
Con il 2012 l'editoria segna un quinquennio in rosso. Lo dice il rapporto della Federazione degli Editori sull'Informazione
Cinque anni di dati negativi: con il 2012 l’editoria segna un quinquennio in rosso. Lo dice il rapporto della Federazione degli Editori sull’Informazione dal 2010 al 2012.
Nel 2012 le copie di quotidiani vendute sono scese del 6,6% e negli ultimi cinque anni il calo e’ del 22%: piu’ di un milione di persone ha smesso di comprare il giornale. Per la prima volta, nel 2012, diminuiscono anche i lettori. Allarmanti i dati sulla pubblicità dallo studio: il 2012 è stato il peggiore anno degli ultimi venti: per la prima volta dal 2003 si è scesi sotto gli 8 miliardi di euro (-14,3% rispetto al 2011). I dati del primo trimestre 2013 segnalano l’aggravarsi della crisi. Soffre soprattutto la stampa.
I risultati dei bilanci delle imprese editrici di quotidiani hanno registrato, dopo le pessime performance del 2011, un calo dei ricavi del 2012 del 9% per i quotidiani e del 9,5% per i periodici e si registra il dimezzamento dell’utile di esercizio dei quotidiani, da 92,8 a 42,3 milioni di euro.
Nel mercato pubblicitario per la prima volta dal 2003 si è scesi al di sotto della soglia degli 8 miliardi di euro a prezzi correnti, con un calo del 14,3% rispetto al 2011. Soffre soprattutto la stampa: per i quotidiani -17,6%, per i periodici -18,4%. Calano anche gli investimenti sulla tv, ma in maniera meno pesante e nel primo trimestre 2013 si aggrava la crisi del mercato pubblicitario in generale (-18,9%) e degli investimenti sulla stampa in particolare (periodici -22,3%, quotidiani -26,1%).
Le vendite sono in continua flessione: nel 2012 il calo è stato del 6,6% (da 4,272 a 3,990 milioni di copie). In cinque anni, dal 2007, i quotidiani hanno perso oltre 1,150 milioni di copie (-22%). Nel 2012 i settimanali hanno perso il 6,4% delle copie (da 10,928 a 10,225 milioni), i mensili l’8,9% (da 10,448 a 9,515 milioni). Nel 2012 diminuiscono per la prima volta i lettori. L’ultima rilevazione Audipress indica in 21,005 milioni le persone che ogni giorno leggono un quotidiano, con un calo rispetto al 2012 del 14,8%.
Internet è l’unico mezzo su cui cresce la pubblicità nel 2012 (+5,3%, da 631 a 664 milioni di euro). I ricavi da editoria online sono in costante crescita e nei gruppi di maggiori dimensioni la loro incidenza sul fatturato complessivo ha superato la soglia del 5,5%. Le prime rilevazioni della diffusione delle copie digitali di quotidiani e periodici mostrano una vendita di copie digitali già significativa, di oltre 185mila copie al giorno.
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