Elcon, comuni ed enti prendono posizione

E’ prevista per le 10 di martedì mattina l’apertura della seconda seduta della conferenza dei servizi convocata sul progetto Elcon. Si tratta di un importante passaggio all’interno dell’iter tecnico dal momento che proprio in questo appuntamento tutte le parti in causa dovranno esprimere il proprio parere motivato sul progetto. E così, attorno al tavolo si siederanno i rappresentati dei Comuni e gli enti interessati dal progetto come Arpa e Prealpi Servizi (la società che gestisce il depuratore al quale giungerebbero i reflui dell’impianto, ndr). 
«Quello che è certo è che i comuni confermeranno la propria contrarietà al progetto -spiega Carlotta Caldiroli, rappresentante di Valle Olona Respira- dal momento che lo hanno già fatto nei loro pareri sulle integrazioni». In realtà i comuni di Olgiate Olona, Marnate e Busto Arsizio «non hanno presentato alcuna valutazione» ma potranno farlo direttamente durante la seduta. Assemblea Popolare No Elcon, però, fa sapere che tra chi non ha ancora espresso il proprio parere ci sarebbero anche Arpa e Prealpi Servizi. A inizio giungo, infatti, i militanti del gruppo hanno avuto accesso alla documentazione dalla quale mancano appunto i fascicoli riferiti a questi due enti.
Sarà dalla mattinata di martedì, comunque, che ognuna delle realtà coinvolte dovrà mettere nero su bianco la propria posizione. A questo punto «una volta recepiti i pareri la conferenza emanerà il suo decreto», continua Carlotta Caldiroli. Una risposta che dovrebbe arrivare verso fine luglio e che potrà prevedere oltre a "sì" e "no" anche una fascia grigia di modifiche e integrazioni. E’ infatti possibile un "no interlocutorio" in cui vengono fornite alcune dritte su come ripresentare il progetto oppure un "sì con prescrizioni" che imporrà alcuni paletti per la realizzazione dell’opera. 
Nel frattempo, mentre all’interno del Palazzo della Regione si discuterà, sia Valle Olona Respirà che Assemblea Popolare No Elcon hanno dato appuntamento ai propri sostenitori per un sit in proprio ai piedi della sede del governo lombardo. Pare però che nessuna delegazione dei delegati sarà presente all’interno della conferenza dal momento che i responsabili di Regione Lombardia hanno respinto le domande di accesso. «Non capiamo per quale motivo dato che nella prima seduta siamo stati accettati», commenta Carlotta Caldiroli che assicura: «anche domani mattina insisteremo per poter entrare».