I piedi qui con la testa nel mondo

Il neo presidente della Liuc parla dell'attuale situazione dell'università e dei suoi possibili sviluppi. "Qui si studia bene e noi siamo una risorsa per tutto il territorio"

graglia liuc“Quando ricorda una mitica partita di Yelverton o le rovesciate di Boninsegna o i lunghi giri sui tornanti delle Alpi svizzere con la sua moto Bmw, dietro gli occhialini fa capolino un delicato sorriso”.

Sono passati sei anni da quell’intervista che “incoronava” Michele Graglia come presidente dell’Unione degli industriali della provincia di Varese. Lui è lo stesso, stessa grinta e anche entusiasmo. Sarà poi che solo dodici ore prima era sugli spalti di San Siro a sentire uno dei suoi miti, quel “Boss”, Bruce Springsteen che con i suoi 63 anni è ancora in grado di entusiasmare per oltre tre ore i suoi fan.
“Ricordo ancora il concerto del 1985. Allora facevo ancora l’università”.
Restiamo seduti su una panchina del parco della Liuc a ragionare insieme sulle peculiarità di questo ateneo nato più o meno nello stesso periodo della sua primogenita. Michele Graglia ha una formazione accademica ingegneristica e questo lo ha sempre contraddistinto. Ha una passione per le nuove tecnologie, ma partendo dal loro funzionamento. “Mi piace mettere le mani nei cavi, un po’ come usare i bulloni nella meccanica”.
Il nuovo ruolo che gli è stato assegnato, ai vertici dell’Università in qualità di presidente lo lusinga e appassiona. “Lavorare a contatto con il mondo accademico è affascinante. La vera sfida è inserire questo in un contesto più grande, fatto della società intera, a partire dalle aziende da cui era nata l’idea stessa della Liuc”.
L’Università è giovane, ma ormai è una realtà consolidata. Al di là della gestione ordinaria, quali sono le cose da fare con più urgenza?
«Farci conoscere e percepire maggiormente come università del territorio. Questo è un aspetto importante perché la Liuc è una risorsa per tutti. Oggi è capace di attrarre più da fuori che da Varese».
Non è che sconta qualche etichetta che si porta addosso?
«In parte si. Liuc nasce dagli industriali di Varese per dare una risposta qualificata e seria ai bisogni delle aziende. Questo va ancora molto bene, ma non basta perché Castellanza è un luogo eccellente dove studiare, e questo è il punto centrale. L’altro mito da sfatare è che Liuc sia il posto dei “figli di papà”. Non è vero e i numeri sono lì a dimostrarlo. Basti pensare proprio alla presenza molto forte, che ci pone ai vertici in Italia, di studenti stranieri»
Questo è un punto forte. Quanto conta per Liuc?
«L’internazionalizzazione è uno degli elementi distintivi della nostra università. L’alta presenza di ragazzi da ogni parte del mondo è stimolante anche per i nostri studenti perché possono confrontarsi con la vita a partire da esperienze diverse. Inoltre facciamo molti stage internazionali in una percentuale elevatissima e questo apre la mente».
Alcuni studenti tedeschi e inglesi con cui parlavamo prima decantavano la bellezza di stare in una piccola città. Crede che davvero faccia la differenza con Milano o altre grandi centri?
«Oggi direi che conta davvero poco stare a Milano o in un altro posto. Quello che conta sono i contenuti del lavoro che si fa. Certamente una grande città è stimolante, ma non è detto che studiando lì vivi la dimensione internazionale, mentre qui a Castellanza questo è un elemento reale e punto di forza della nostra attività».
Liuc è anche sperimentazione e un esempio è Lab#id. Noi la conosciamo bene perché abbiamo fatto sviluppare a loro la nostra app di Android e stiamo collaborando su alcuni progetti per Varese smart city. Quanto pensa abbiano valore esperienze come queste per l’università?
«Molto. Qui ci sono delle risorse interessanti, ed esperienze come Lab#id sono un fiore all’occhiello. Non devono essere una parte, ma il cuore stesso dell’università perché caratterizzano la nostra realtà. Questo non vale solo per le aziende, che hanno interazione su diversi progetti,  ma per gli studenti che vedono come possibile fare ricerca».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Giugno 2013
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