Il pornomassaggiatore dovrebbe scontare 90 anni di carcere

Nelle motivazioni della sentenza sulle violenze sessuali e la truffa ai pazienti del falso fisioterapista i giudici specificano quanti anni di carcere dovrebbe scontare Roberto Benatti ma la pena massima in Italia è 30 anni

Roberto Benatti, passato alla storia come il pornomassaggiatore, ha accumulato pene per 90 anni e 2 mesi di carcere ma i giudici del collegio giudicante del Tribunale di Busto Arsizio Novik (foto a sin.), Frattini e Sisia hanno dovuto condannarlo alla pena massima prevista dall’ordinamento giudiziario, ovvero 30 anni di carcere. Le motivazioni della sentenza, che ha condannato il falso fisioterapista che addormentava e violentava i pazienti, entra nel particolare della vicenda che ha coinvolto centinaia di ignari clienti i quali si affidavano a lui per curare mal di schiena e dolori articolari vari. L’uomo, tutt’ora latitante all’estero, aveva diversi studi in provincia di Varese e Belluno e grazie a falsi attestati si accreditava come luminare del settore, a discapito di tanti onesti professionisti.

Uno degli epsiodi di violenza descritti dalle vittime in aula

I giudici hanno voluto specificare nelle motivazioni che la richiesta di pena da parte del pubblico ministero (14 anni) non era congrua alla mole di violazioni commesse e non sarebbe stata giustificabile semplicemente con lo shock subito in giovane età, quando a sua detta fu vittima di violenza sessuale. Ecco cosa scrivono i giudici sul punto:

“si evince la volontarietà della persistenza nella vita sessuale praticata come abitudine da parte dell’imputato il quale, pur percependone il disvalore sul piano relazionale ancor prima che etico (come si ricava sia dalle dichiarazioni raccolte dal dott. Armocida sia dalle argomentazioni sviluppate in sede di interrogatorio davanti al GIP), nulla ha fatto o tentato di fare, ad esempio sottoponendosi ad una terapia psicologica o ricercando un rapporto omosessuale consenziente entro cui incanalare le sue pulsioni, per porre se non un rimedio un freno ai suoi poco controllabili impulsi sessuali. Non è invero valorizzabile oltre misura la circostanza dedotta dall’imputato – e fatta propria dal PM per contenere la pena richiesta, sebbene non provata – di essere stato a sua volta violentato da ragazzo: è indimostrata l’equazione secondo cui chi è stato violentato diventa naturalmente violentatore a sua volta. Non solo mancano riferimenti scientifici in termini, ma si trascura che alla base della responsabilità penale vi è il principio della libera scelta. Benatti non è stato costretto a violentare altri, ma ha liberamente seguito le sue pulsioni, quanto meno fino al momento in cui ha scelto di “curare” le persone di genere maschile verso cui si sentiva attratto con modalità che gli avrebbero consentito di abusare di loro, e le ha quindi assecondate dimostrando lucidità sia nella programmazione degli eventi, sia nella scelta delle vittime secondo propri criteri (…) nella determinazione della pena base e nel conseguente aumento nel massimo si è tenuto debito conto della gravità delle sofferenze inflitte ai soggetti che, all’improvviso, si sono accorti di essere stati sottoposti a violenza corporea e nei conseguenti danni psichici da essi riportati: paura di eventuali contagi, difficoltà di relazionarsi con il coniuge o con la fidanzata, insorgenza di omofobia, senso di vergogna e umiliazione".

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 05 Giugno 2013
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.