Jazz Ascona: il gosper arriva con The Blind Boys of Alabama

Continua il festival musicale che per martedì 25 giugno propone grandi nomi del jazz e non solo

Si può parlare di mito quando il riferimento è con The Blind Boys of Alabama. Stiamo parlando di una formazione che è già leggenda, da molti considerata come la migliore gospel band di sempre. Il loro concerto è il penultimo dei top event previsti in questa edizione di JazzAscona 2013 e si terrà questa sera, martedì 25 giugno. Non mancheranno altri momenti di grande musica: sono protagonisti anche l’Ambrosia Brass Band con una parade di novanta minuti sul lungolago, The Trio, Christian Willisohn’s Southern Spirit. Alcune info…

Tutti gli appuntamenti 

Jazz Club Torre – ore 21
The Blind Boys of Alabama
with:
Jimmy Carter, vocals
Ricky McKinnie, vocals
Ben Moore, vocals
Peter Levin, organ & keys
Joey Williams, guitar/vocals
Ben Odom , bass/vocals
Austin Moore, drums

JazzAscona propone un appuntamento di grande prestigio con quello che è probabilmente il gruppo gospel più famoso del mondo. The Blind Boys of Alabama sono infatti vere leggende viventi della musica gospel. In ben 70 anni di una lunga e fruttuosa carriera sono stati premiati dal The National Endowment for the Arts con il “Lifetime Achievement Awards”, inseriti nella Gospel Music Hall of Fame, hanno suonato alla Casa Bianca per trediversi presidenti (ultimo dei quali Barack Obama) e vinto 6 Grammy Awards. Esempio di incredibile longevità, The Blind Boys hanno rinnovato sia il gospel tradizionale sia la musica spirituale contemporanea, conquistando fan illustri come Curtis Mayfield, Ben Harper, Eric Clapton, Prince e Tom Waits. Le loro live performance, vere e proprie esperienze culturali oltre che musicali, sono state viste da milioni di persone su importanti programmi televisivi come il ”The Tonight Show”, il “David Letterman Show” o la cerimonia dei Grammy Awards. La band nasce nel 1939 all’Alabama Institute for the Negro Blind grazie a Clarence Fountain, Jimmy Carter, George Scott, Velma Bozman Traylor, Johnny Fields, Olice Thomas e J. T. Hutton. Per 40 anni i musicisti si sono dedicati esclusivamente al circuito black gospel suonando in chiese, auditorium e stadi. Il loro primo disco I Can See Everybody’s Mother But Mine, pubblicato nel 1948 per etichetta Veejay, è stato fonte d’ispirazione per molti artisti gospel, R&B e rock. Nel 1960 si sono uniti al movimento “Civil Rights”, suonando per Martin Luther King. Nel 1983 la loro carriera raggiunge una svolta con The Gospel at Colonus, grande successo e vincitore dell’ “Obie Award”, che ha fatto conoscere i Blind Boys al pubblico della popular music. Nel 1990 ricevono le prime due nomination ai Grammy Awards (ne vinceranno 6 dal 2002 al 2009) e suonano per la prima volta alla Casa Bianca. I Blind Boys of Alabama hanno collaborato con Bonnie Raitt, Randy Travis, Prince, Lou Reed, Peter Gabriel, Ben Harper, Charlie Musselwhite, Solomon Burke, Marty Stuart, Asleep at the Wheel e molti altri.
Se disponibili, vendita di biglietti alla cassa serale. Ingresso 55 franchi svizzeri (possibile cambio e pagamento in euro diretto).

Borgo e lungolago – ore 18
Ambrosia Brass Band
with:
Marcello Noia, sax
Francesco Licitra, sax
Luca Calabrese, trumpet
Giancarlo Mariani, trumpet
Rudy Migliardi, trombone
Beppe Caruso, tuba
Marco Castiglioni, snare drum
Walter Ganda, bass drums
Fabio KoRyu Calabrò, grand marshall
L’Ambrosia Brass Band – ormai un’istituzione che nel 2011 ha festeggiato i 30 anni di attività – è stata la prima Brass Band italiana, ma soprattutto l’unica ad eseguire concerti di due ore e a portare la tipica atmosfera delle street parade in ogni genere di manifestazione attraverso l’intera Europa. E in tanti anni di attività, i musicisti dell’Ambrosia hanno davvero portato il jazz nei luoghi più impensati, suonando le tipiche marce del Carnevale di New Orleans, i classici del jazz tradizionale e classico, ma anche dell’R&B, del funk e di musicisti pop e rock, senza tralasciare ritmi latini e caraibici.

Stage Elvezia – ore 21,30
The Trio
with:
Mark Whitfield, guitar
Roland Guerin, bass
Troy Davis, drums
Un vero power trio di grandi musicisti quello composto da Mark Whitfield, Roland Guerin e Troy Davis. Whitfield, chitarrista e membro di spicco della band, è uno dei più interessanti talenti usciti dalla Berklee College of Music. Artista solista e turnista di fama mondiale, grazie alla sua versatilità musicale è capace di passare dal R&B, al jazz, al pop senza perdere il suo inconfondibile stile, proprio come il suo mentore George Benson. Nominato dal New York TImes “The best Young Guitarist in the Business” (1990), Mark ha collaborato con grandi artisti come Dizzy Gillespie, Art Blakey, Herbie Hancock, Quincy Jones, Ray Charles, Burt Bacharach, Wynton Marsalis, Branford Marsalis, Stevie Wonder, Joe Lovano, Sting, Mary J. Blige, Chaka Khan, John Mayer, Diana Krall, Lauryn Hill, Chris Botti e la Dave Mathews Band. Per la prima volta al festival, Mark Whitfield sarà sul palco insieme a TroyDavis, grande batterista con diversi tour mondiali alle spalle e riconosciuto dalla rivista Drummer World tra i 500 Top Drummers, e RolandGuerin, eccelso bassista che ha collaborato con George Benson, Ellis Marsalis, Marcus Roberts (con cui ha suonato alle olimpiadi invernali del 2002), John Scofield, Shannon Powell, Herlin Riley e Germain Bazzle.

Jazz Club Torre – ore 23,30
Christian Willisohn’s Southern Spirit
with:
Christian Willisohn, piano/vocals
Boris Van der Lek, tenor sax
Titus Vollmer, guitar/ vocals
Matthias Engelhardt, bass
Peter Kraus, drum
Southern Spirit è, in ordine di tempo, l’ultima band fondata e diretta dal noto pianista e cantante tedesco Christian Willisohn, che propone composizioni originali e standard blues e R&B. Christian Willisohn debutta nei club di Monaco nel 1980 e nella metà degli anni ’80 lascia la Germania accettando l’incarico di dirigere la band del leggendario, Limmat Quai 82 blues club di Zurigo. Qui ha modo di incontrare tutta una serie di star del blues provenienti dagli Stati Uniti; data del 1987 il suo primo tour negli States con Zora Young. Un anno dopo incontra la cantante Lillian Boutté e assieme a lei si trasferisce a New Orleans, dove i due registrano il loro primo album, Lipstick Traces, assieme a Thomas L’Etienne e alla sezione ritmica di Fats Domino. Da allora Willisohn si è esibito con molti grandi artisti della scena blues, ha suonato in molti festival (ad Ascona, una prima volta nel 2004) e ha girato il mondo, con regolari soggiorni a New Orleans, città dai mille colori musicali, dove questo bluesman di gran classe sembra attingere sempre nuova ispirazione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Giugno 2013
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