Minori in difficoltà, apre la “Casa tra i Castagni”
Inaugurata la struttura che ha preso il posto del convento dei Padri Camilliani. A disposizione dei comuni del territorio 24 posti per bambini e adolescenti che soffrono situazioni difficili in famiglia e disagi neuropsichiatrici
E’ stata inaugurata questa mattina (sabato) in via Gerenzano a Castellanza, la nuova casa che accoglie i minori che soffrono un disagio familiare e neuropsichiatrico. E’ stata ribattezzata "La casa tra i Castagni" per ricordare che si trova a Castegnate, per la numerosa presenza (un tempo, ndr) di boschi di castagni. La residenza è stata ricavata dal vecchio convento dei Padri Camilliani, inattivo da tempo e venduto dalla Curia alla società patrimoniale del Comune di Castellanza, Castellanza Patrimonio. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza di numerose autorità politiche, militari e religiose grazie allo sforzo congiunto dell’amministrazione guidata dal sindaco Fabrizio Farisoglio e dei comuni del Medio Olona che fanno capo all’azienda consortile del Medio Olona. A gestirla è l’associazione Aisel che ha ottenuto i servizi in appalto dalla Castellanza Patrimonio.
«Per il momento è stata aperta solo la comunità sociale che attualmente ospita dieci minori dai 6 ai 18 anni – ha spiegato Marco Petrillo, presidente della società – mentre stiamo attendendo l’accreditamento da parte della Regione Lombardia per aprire due comunità neuropsichiatriche al piano superiore che potranno ospitare in tutto altri 14 minori». Petrillo ha sottolineato l’importanza di questo centro di fronte alla costante carenza di strutture per minori disagiati: «Mentre gli anziani hanno una rappresentanza a vari livelli – ha spiegato Petrillo – i minori sono spesso senza voce nonostante vi sia una grande necessità di luoghi come questo. I dieci posti disponibili sono stati immediatamente riempiti da bambini e adolescenti provenienti dai comuni della Valle Olona e da Legnano».
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore ai Servizi Sociali Matteo Sommaruga che ha spiegato la novità del progetto: «Stiamo cercando di portare avanti una sperimentazione che ha un approccio del tutto nuovo in materia di gestione del disagio minorile – spiega – la casa è stata arredata in modo che possa ricreare una situazione familiare per evitare shock ai piccoli ospiti. Inoltre per ognuno di loro il personale specializzato redarrà una diagnosi in collaborazione con gli enti affidatari e proporrà progetti personalizzati per la cura dei problemi neuropsichiatrici». Soddisfatto anche il sindaco Farisoglio e l’assessore al bilancio Luca Galli. Entusiasti l’assessore alla sanità di Regione Lombardia Mario Mantovani e il presidente della commissione Sanità Fabio Rizzi. Presente anche il senatore Stefano Candiani e il direttore della Medio Olona Servizi Pierpaolo Ponzone.
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