Quelli che dopo il sì a Mussolini cantano vittoria
Il caso della mozione del Pd respinta. Dopo gli annoiati, gli indignati e gli indifferenti, ecco gli entusiasti del risultato
C’è chi grida vergogna, chi osserva che non era il caso di intavolare questa discussione, e chi invece canta vittoria. «La mozione per la revoca della cittadinanza ordinaria a Benito Mussolini e’ respinta. VITTORIA». Il comunicato, sotto forma di messaggio sulla pagina facebook, è del consigliere comunale Piero Galparoli, ex assessore provinciale alle infrastrutture. Uno di quelli che, durante il consiglio comunale sulla mozione che chiedeva la revoca della cittadinanza al duce, è intervenuto a viso aperto: «E’ strumentale e populista riproporre oggi questa questione – aveva affermato – io preferisco stare in aula e dire no piuttosto che uscire, è più coraggioso» aveva aggiunto, in polemica con alcuni consiglieri della componente di Cl che, durante il dibattito avevano annunciato il non voto. Pur non avendo una storia politica dentro la ex An Galparoli è apparso il più vicino alle posizioni dell’assessore all’ambiente Stefano Clerici, lui sì fin da giovanissimo attivo nelle organizzazioni giovanili del partito che fu di Fini e La Russa.
A sua volta Stefano Clerici, assessore del Pdl, ha dichiarato: «Varese al Fascismo e a Benito Mussolini deve molto, moltissimo. Qualcuno può cercare di far calare l’oblio su quegli anni, ma non sarà una mozioncina a cancellare la Storia della nostra Varese. Varese è e sarà sempre legata indissolubilmente alla figura di Benito Mussolini, piaccia o meno».
Un altro entusiasta è stato Giacomo Cosentino, giovane consigliere comunale Pdl molto attivo e vicino alle posizioni di Clerici, che in aula aveva difeso strenuamente la cittadinanza onoraria Mussolini, organizzatore di eventi ( vedi articolo “Sono happy hour, patria e famiglia”).
E sempre continuando nelle posizioni eccentriche rispetto a come siano andare le cose giovedì scorso, c’è la dichiarazione su facebook di Giulio Moroni, il capogruppo della Lega, che nonostante il carroccio abbia votato con tutti i suoi esponenti per la bocciatura della mozione afferma: «L’applauso che ho sentito quando avevo già lasciato l’aula mi ha fatto vomitare».
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