Tre varesini a caccia di un tricolore
Anche Basso con Garzelli e Santaromita nel gruppo che parteciperà al campionato italiano professionisti in linea di sabato 22
Il campionato italiano di ciclismo è alle porte, non solo per quanto riguarda il comparto femminile impegnato sulle strade tra Varese e la Valcuvia, ma anche per le altre categorie a partire dai professionisti. Finita l’esperienza della "Settimana Tricolore" che radunava tutti i campionati sotto un’unica organizzazione, ora le corse si disputano in diverse località: la maglia più ambita sarà in palio sabato 22 in Trentino, sulle strade tra Val di Sole e Val di Non che di solito ospitano il Trofeo Melinda.
Tanti i pretendenti al tricolore, anche se il gruppo è ridotto a un centinaio di unità: segno di una crisi profonda del pedale azzurro che non accenna a migliorare e che, anzi, rischia di assottigliare ancora di più le sue fila. L’atleta più atteso è probabilmente Moreno Moser, ennesimo erede della famiglia di Palù di Giovo che ha già dimostrato tutto il proprio talento. Il trentino conterà su una Cannondale agguerrita e determinata nella quale troverà posto anche Ivan Basso: il campione di Cassano Magnago sarà al rientro dopo la maledetta cisti che lo ha costretto a disertare il Giro d’Italia e a perdere gran parte della prima metà di stagione. Ivan punterà così molte delle sue speranze 2013 sulla Vuelta ma intanto è per lui giunto il momento di tornare ad annusare l’odore del gruppo e di appuntarsi sul dorso il numero di gara.
Con Basso ci saranno altri due varesini al via del Campionato Italiano: Stefano Garzelli sarà all’ultima recita tricolore, competizione che non ha mai vinto, con la maglia della Vini Fantini. Il 40enne di Besano però conosce bene i percorsi del Melinda, che ha conquistato nel 2006 e sfiorato nel 2005, 2008 e nel 2009 (tre secondi posti). E poi c’è Ivan Santaromita, alfiere della Bmc, che quest’anno ha vinto una tappa al Giro del Trentino e che si è sempre ben comportato nella kermesse che assegna il titolo italiano. Assente invece il più giovane dei "prof" varesini, il carnaghese Eugenio Alafaci, a sua volta vincitore quest’anno della prima gara in carriera nella massima categoria. Il percorso, piuttosto duro e selettivo, non fa per le gambe del velocista della Leopard-Trek che dopo un’intensa primavera sta passando un breve periodo di riposo per tornare protagonista più avanti. Niente "italiano" neppure per Davide Frattini, il quale corre abitualmente in America con la sua United Healthcare.
L’ultimo varesino ad aver vestito la maglia tricolore è Daniele Nardello, che vinse in Brianza nell’ormai lontano 2001: difficile che questa edizione indichi un suo erede, ma i tre iscritti hanno l’esperienza giusta per provarci.
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