Antico borgo di Penasca: una bellezza da preservare

I cittadini della frazione di San Fermo lanciano un invito a proseguire nel lavori di promozione e valorizzazione del borgo

Riceviamo e pubblichiamo

La recente edizione della Rassegna d’arte, che da oltre un trentennio si svolge nel nucleo antico di Penasca di S. Fermo, ha reso omaggio al pittore arsaghese Giovanni De Maria, uno degli autori degli affreschi che dal 2001 sono collocati sui muri delle abitazioni del borgo stesso. Il progetto, varato più di un decennio fa, avrebbe dovuto ampliarsi con ulteriori decine di opere negli anni successivi e prevedere fin da subito l’inserimento di S.Fermo tra i paesi dipinti d’Italia. In realtà l’allestimento di affreschi si è fermato ai primi dieci e da 12 anni a questa parte non è mai stato iscritto il borgo alla associazione dei paesi dipinti italiani.

Le vicende legate a questa suggestiva pinacoteca all’aperto sono ben note in quanto in tutti questi anni è stato costante il richiamo all’Amministrazione comunale (e finanche a quella provinciale negli ultimi anni della sua esistenza politica) da parte del Consiglio di Circoscrizione 5, dei consiglieri comunali del PD, dei consiglieri provinciali democratici per sollecitare le istituzioni ad una cura che preservasse le opere , in particolare proprio quella del pittore De Maria che il tempo, il sole e le intemperie stavano distruggendo. Cosa poi puntualmente accaduta. Oltre a questo anche un altro affresco sta evidenziando segni di deterioramento.

Nel contempo la valorizzazione del borgo dipinto è sempre andata di pari passo con la segnalazione puntuale di problematiche che si evidenziavano in merito alla manutenzione del borgo e del suo decoro.

Alcuni interventi sono stati effettuati, come la pavimentazione della via principale che conduce al santuario e la sua illuminazione.

Resta invece sempre aperta la questione della salvaguardia della storica piazzetta del sagrato, più volte oggetto di atti vandalici nelle ore serali sui muri, su un’opera pittorica esposta e sul sagrato stesso.. Le panchine che vi erano posizionate, dopo che erano state danneggiate, sono state definitivamente tolte , così come non è mai stata messa in opera la recinzione più volte richiesta, a protezione di chi a questo punto può solo sostare sedendosi sul muretto o dei bambini che vi si recano a giocare.

E’ di questi giorni una ulteriore interrogazione di Luisa Oprandi, relativa alla richiesta di manutenzione della via Aquileia, per il tratto pedonale, che rappresenta una porzione significativa della via che collega il rione di Valle Olona al borgo storico di Penasca di S. Fermo.

La richiesta va a seguire analoga puntuale segnalazione effettuata dall’allora consigliere di circoscrizione Paolo Cipolat fin dal 2008 affinchè il tratto di strada fosse oggetto di cura e manutenzione.

Circa una decina di anni fa infatti la strada era stata compresa in un progetto che prevedeva la valorizzazione di questo collegamento, sia con interventi di manutenzione costante, ripristino e miglioramento del sedime, sia attraverso iniziative popolari tra i due rioni confinanti.

L’idea progettuale non ha però mai avuto seguito e il percorso pedonale è stato oggetto solo di sporadici interventi di manutenzione, anche a seguito di segnalazioni degli abitanti

Il tratto di strada è ancora utilizzato da parte di residenti, sebbene ne risulti spesso difficile la percorribilità a causa della presenza di rami di rovi o fogliame che ne invadono il sedime per la pericolosità in caso di pioggia od umidità e per il mancato sfalcio dell’erba sulla pavimentazione.

E’ inoltre insufficiente l’illuminazione, presente solo fino al civico 80 con un’illuminazione con lampioni di tipo stradale; mentre a seguire esistono due corpi illuminanti obsoleti Lungo il percorso è presente anche uno storico lavatoio, anch’esso abbandonato, mai recuperato e purtroppo, come parte della strada a causa della incuria, in balìa di utilizzo decisamente improprio.

Ora, da cittadini del rione e in quanto autori in questi anni delle numerose sollecitazioni alle amministrazioni affinché fosse promossa un’ adeguata tutela del patrimonio pittorico del borgo antico e della sua vivibilità, confidiamo nell’interesse recentemente espresso a livello istituzionale perché S. Fermo possa essere oggetto di una cura costante in quanto antico nucleo cittadino, mantenuto vivo dalla scelta di molti nativi di non abbandonarlo e di nuove coppie di andarvi a risiedere per la suggestività del suo contesto.

Allo stesso tempo riteniamo che l’Amministrazione possa definitivamente prendere in considerazione il valore della pinacoteca all’aperto, di proprietà del Comune, che merita di essere ripristinata integralmente con il restauro dell’opera “CONTINUITA’” di De Maria e che la nostra città, grazie a Penasca possa essere annoverata tra i paesi dipinti d’Italia, associazione che ne promuove la cura e la conoscenza all’interno di un circuito nazionale.

La valorizzazione turistica di Varese deve anzitutto partire dalla salvaguardia e dalla cura di ciò che di storico, naturale e artistico la città già possiede.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Luglio 2013
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