Antonelli: “Sulla ristrutturazione del termovalorizzatore non si torna indietro”

 «Sono completamente d’accordo con Legambiente, sottoscrivo ogni riga dell’intervento di Andrea Barcucci» – ad esprimersi così è il presidente riconfermato di Accam Roberto Antonelli in risposta ai dubbi sollevati dai rappresentanti dei comuni di Canegrate, Gallarate e Legnano in merito alla ristrutturazione del termovalorizzatore di Borsano da oltre 40 milioni di euro. Legambiente sostiene che debba valere, più del concetto "rifiuti zero", quello di rifiuti a km zero e che quindi sia sbagliato pensare di chiudere il termovalorizzatore di Accam. Anche secondo Antonelli questo ragionamento non può essere preso in considerazione e rilancia il dialogo competitivo, ovvero la strategia scelta per effettuare il revamping con un costante aggiornamento del progetto in modo da avere sempre la tecnologia più innovativa: «Il revamping del termovalorizzatore non può essere rivisto perchè non ha senso tenere un impianto datato come quello attuale – spiega ancora il presidente – il riammodernamento deve essere fatto perchè portare i rifiuti altrove è controproducente. La vera rivoluzione culturale è la chiusura delle discariche, in questo modo non ci sarebbe neanche il problema del combustibile, come alcuni sindaci hanno sostenuto». Infine il presidente si esprime sui tempi di realizzazione dell’intervento annunciando il primo passo: «La ristrutturazione si farà un passo alla volta, c’è un gruppo di banche che è pronto a finanziare il progetto e il primo intervento riguarderà la turbina del teleriscaldamento – conclude – sia Legnano che Busto Arsizio hanno dimostrato la volontà di volersi allacciare al termovalorizzatore per la produzione di calore».