Gli scavi archeologici al Monastero: un restauro a cielo aperto

Due aperture straordinarie alla scoperta dei cantieri del FAI tra restauri in corso e tesori ancora da scoprire nel sito Patrimonio dell’UNESCO

“Aperto per Restauri” è un’iniziativa proposta dal FAI – Fondo Ambiente Italiano per raccontare in maniera inedita i Beni dal punto di vista delle attività di restauro e manutenzione che quotidianamente vi si svolgono, spostando l’attenzione dal Prima e Dopo alla fase del Durante e al Dietro le quinte. Il cantiere sarà aperto al pubblico e visitabile non più dai solo addetti ai lavori, per essere anzi svelato e vissuto attivamente dal visitatore, proponendosi come occasione di conoscenza e informazione. Gli ambienti da poco restaurati, i restauri in corso, i tesori ancora da scoprire: “Aperto per Restauri" è un nuovo modo di raccontare il Bene accompagnati dalle persone che quotidianamente si dedicano alla sua tutela.

Per il giorno di sabato 6 luglio 2013 è atteso il terzo appuntamento al Monastero di Torba a Gornate Olona, scandito in 3 fasce orarie che si susseguiranno alle ore 12, 15 e 16. Un percorso di visita inedito che condurrà alla scoperta di nuovi ritrovamenti archeologici nel complesso dell’antico Monastero che dal mese di giugno 2011, assieme all’area archeologica di Castelseprio è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO all’interno del sito seriale “ I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)”.

Per i visitatori, sarà una preziosa opportunità di apprezzare l’enorme impegno che il FAI dedica alla ricerca, alla cura e alla conservazione dei suoi luoghi.

Per partecipare alla visita la prenotazione è obbligatoria, telefonando al numero: 0331/820301 (dal mercoledì alla domenica – dalle 10,00 alle 17,00). I gruppi saranno composti da un massimo di 30 persone.

Le ricerche archeologiche a Torba tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni‘ 80, hanno completato una fase di conoscenza del Castello di Seprio iniziata nel 1944 con la scoperta, da parte di Gian Piero Bognetti, degli affreschi di Santa Maria foris portas a Castelseprio. E tuttavia Castelseprio costituisce ancor oggi un luogo privilegiato per tentare nuove chiavi di lettura. Non solo grazie alla chiesa di Santa Maria foris portas, dove le indagini avviate dalla Soprintendenza archeologica stanno accumulando nuovi inediti dati, ma anche per il complesso di Torba. In origine appendice nordorientale del sistema fortificato di Castelseprio, diviene in seguito un centro monastico femminile.

Di questa evoluzione c’è ancora molto da scoprire, come suggeriscono le ricerche che vi sono state condotte tra 2010 e 2012.

Del Monastero di Torba conosciamo al momento tre tratti della cortina difensiva, la torre d’angolo conservata interamente in elevato con i due celebri ambienti affrescati, la chiesa di Santa Maria, che presenta quattro principali fasi costruttive, un’area cimiteriale parzialmente indagata a sud della chiesa e l’edificio con fasi dal XIII secolo in poi, costruito a cavallo delle mura dopo la loro demolizione alla quota del cortile.

Non abbiamo invece alcuna informazione su strutture e attività in fase con la cortina e anteriori alla fondazione del monastero e al rapporto con la viabilità e con il fiume Olona.  Ancor meno conosciamo della cronologia e dell’articolazione del complesso monastico, in particolare dell’ubicazione degli spazi destinati alle monache, degli edifici annessi, dei percorsi processionali.

Rispondere a queste domande centrate su Torba significa arricchire il quadro storico dell’intera area Castelseprio-Torba: il risultato sarà dunque una nuova storia, in relazione al dibattito storiografico europeo al quale il sito appartiene ormai da tempo. Inoltre questa storia potrà fornire nuovi argomenti per una rinnovata valorizzazione del sito, anche grazie alla promozione che può derivare al sito dopo l’inserimento nel patrimonio dell’umanità.

Il progetto in corso di realizzazione potrà quindi contribuire in modo significativo a questo approfondimento storiografico e sarà in grado di fornire nuovi dati e significati per la valorizzazione.

Per perseguire questo obiettivo verranno applicate, e per taluni aspetti sperimentate, le nuove tecniche di indagine archeologica (dal remote sensing alle prospezioni georadar; dalle analisi microstratigrafiche a quelle paleoambientali; da quelle cronologiche conoscitive al radiocarbonio C14 a quelle paleopatologiche).

La campagna di scavi, della durata di sei settimane, è realizzata in collaborazione con gli studenti di Archeologia e sotto la direzione scientifica del Prof. Gian Pietro Brogiolo, ordinario di Archeologia medioevale presso il Dipartimento Beni Culturali dell’Università di Padova.

Giorni e Orari: sabato 6 luglio 2013, alle ore 12, 15 e 16.
Ingresso + visita: Adulti: € 6; Iscritti FAI: gratuito. 
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: FAI – Monastero di Torba, tel. 0331.820301; e-mail:
faitorba@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI: www.fondoambiente.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Luglio 2013
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