Incentivi, sindacati e segretario comunale ai ferri corti
I rappresentati sindacali dei dipendenti del Comune esprimono il loro disaccordo sui metodi utilizzati per distribuire i premi relativi al fondo incentivante: "Quali sono i porgetti strategici?". E già si parla di vendette trasversali
Rottura del tavolo di trattativa e muro contro muro tra l’amministrazione comunale e le Rsu dei dipendenti comunali sui premi produttività e i cosiddetti progetti strategici. Questa mattina i rappresentanti dei sindacati di base Adl e Csa, Fausto Sartorato e Angiolino Liguori, hanno incontrato la stampa per raccontare quanto accaduto ieri, giovedì. In particolare Fausto Sartorato attacca il nuovo segretario comunale: «E’ partito col piede sbagliato». E’ a lui, infatti, che i due rappresentati imputano la chiusura della trattativa.
Sia Liguori che Sartorato, infatti, ribadiscono che la volontà del sindacato è quella di dialogare il più possibile ma chiedono anche «il coinvolgimento delle sigle più rappresentative in comune per la definizione dei progetti strategici e la ripartizione del fondo incentivi per il quale l’anno scorso abbiamo lottato affinchè non venisse diminuito ma, quantomeno, mantenuto sulle stesse cifre dell’anno prima». In particolare è Liguori ad essere preoccupato: «Abbiamo contestato al segretario comunale il fatto che i premi sono stati distribuiti ai dipendenti senza dare modo di capire a quali progetti strategici abbiano preso parte – spiega Liguori – semplicemente perchè non sono mai stati annunciati e – credo – che non siano mai esistiti». Questo – secondo i sindacati – ha creato malumori tra i dipendenti: «C’è chi, come me, in busta paga ha trovato 76 euro in più per un non meglio precisato progetto strategico – spiega Sartorato – chi ne ha ricevuti 300, chi 700, chi 100 ma senza capire bene perchè».
Per questo motivo è intervenuto all’incontro con la stampa di questa mattina anche il responsabile regionale lombardo del sindacato Csa Mimmo Giordano: «I progetti strategici, come da legge Brunetta, dovrebbero essere riferiti ai dirigenti e non ai dipendenti – spiega – ai dipendenti si possono dare degli obiettivi da raggiungere in base agli indirizzi strategici, quindi già c’è un errore. Inoltre gli obiettivi vanno verificati e, infine, valutati con criteri seri e trasparenti, uguali per tutti, in modo da non creare squilibri e proteste». Infine Giordano ha chiesto all’amministrazione di vigilare affinchè non vengano messe in atto vendette trasversali nei confronti dei sindacalisti: «Sarà un caso che la collega di Liguori sia stata trasferita dalla sera alla mattina in un altro ufficio senza nemmeno chiedere il parere del dirigente? E sarà un caso che questa decisione è stata presa la sera stessa della rottura del tavolo di trattativa?».
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