Industrie, castelli e giovani in una settimana dai mille volti
Da Gazzada Schianno a Jerago con Orago passando per Castronno, Albizzate, Solbiate Arno e Oggiona con Santo Stefano: territori a vocazione industriale ma con tanto verde e associazioni straordinariamente vive
Settimana all’insegna delle aziende, dell’arte e dei giovani. Tante facce incontrate lungo la strada da Gazzada Schianno a Jerago con Orago, passando per Castronno, Albizzate, Solbiate Arno e Oggiona con Santo Stefano. Molti Comuni doppi, con due identità molto forti e radicate e un campanilismo che nonostante le radici della rivalità siano ormai annacquate dal tempo non smette di farsi sentire e manifestarsi in ogni ambito del vivere quotidiano. Un territorio ricchissimo di imprese e imprenditori che fanno e hanno fatto la fortuna di questi luoghi,veri capitani d’azienda grandi e piccoli che hanno dato lavoro a generazioni di cittadini e cittadine. Ma anche tanto verde, tantissime associazioni vive e vegete che tengono in vita la cultura. Da sottolineare quelle giovanili, dai Terven di Castronno ai ragazzi del Gasch fino agli inarrivabili Mega che hanno messo in piedi un festival musicale di livello europeo in un piccolo centro come Albizzate. Senza dimenticare l’arte conosciuta e nascosta di questi luoghi, che hanno in Villa Cagnola a Gazzada Schianno e nell’oratorio Visconteo ad Albizzate delle vere e proprie perle forse non abbastanza valorizzate.
I numeri – Le persone sono il cuore del nostro tour e ne abbiamo incontrate tantissime, ben più di 350 (senza contare i ragazzi degli oratori e i vari gruppi tra alpini, Protezione civile, Avis e tanti, tantissimi altri). Tra questi cinque sindaci (esclusa quella di Gazzada Schianno che ha preferito il mare a noi, come darle torto…) e molti assessori che si sono prodigati come guide turistiche alla scoperta dei luoghi dei loro comuni, cogliendo alla perfezione (non tutti, ma l’eccezione è forse una sola…) il senso profondo del 141tour. Tantissimi i rappresentanti di associazioni e realtà molto attive sul territorio. E poi gli animali: cani che accudiscono gli anziani o fanno la guardia ai castelli e caprette che tagliano il prato di vecchie ville dimenticate…
Le aziende – Dalle vere e proprie industrie agli esercizi commerciali ne abbiamo incontrati tanti sul nostro cammino. Una quindicina le aziende che abbiamo visitato e all’interno delle quali abbiamo potuto osservare i processi di produzione e le varie fasi del lavoro: alcune vere eccellenze del territorio come la Demolli, la Sessa Klein, la Riganti, la Tigros (solo per citarne alcune) fino a vere e proprie chicche come la Peroni Group o l’Elettromeccanica Macchi o ancora la Gimac e la Maineri. Senza dimenticare i tantissimi esercizi commerciali medi e piccoli che danno lavoro e riempiono di vita i centri abitati dei paesi, dai circoli ai ristoranti, dai fioristi ai calzolai, dagli edicolanti ai bar
I luoghi – Villa Cagnola è un mondo a sé, tutto da scoprire. Ma anche i luoghi dimenticati di Albizzate, il verde che circonda le fabbriche di Solbiate Arno, le frazioni di Castronno, le vecchie chiese di Schianno, Monte di Solbiate Arno, Albizzate con il suo oratorio visconteo che in troppo pochi (fortunatamente sotto alcuni punti di vista) conoscono. E il tessuto industriale rimasto intatto di Solbiate, con il centro abitato circondato da fabbriche rumorose ma che si sono mantenute vive nei secoli.
Le associazioni – Sono l’anima nascosta dei paesi. Alpini, Avis, centro anziani, protezione civile, bande, cori, gruppi sportivi, bocciofile (attivissime), pro loco. E i giovani già citati sopra che rendono straordinarie esperienze di comunità come feste e festival musicali. E gli oratori estivi, rifugio per migliaia di ragazzi che passano giornate divertenti sotto gli occhi di decine di educatori che si prodigano per lunghe ore sotto il sole. Ci sarebbe tanto da dire ancora e c’è tantissimo da scoprire in questa nostra provincia, a cominciare da lunedì con Cavaria con Premezzo, da vedere con gli occhi del nostro Andrea Camurani.
Jerago con Orago
Le settimane precedenti
La prima settimana: Dalle campane alla Graziella
La seconda settimana: Longobardi in bicicletta
La terza settimana: La ferrovia fantasma, il birrificio e la fabbrica di plastica
La quarta settimana: Arte e industria, le sorprese della statale Varesina
La quinta settimana: Una ricchezza che si chiama comunità
La sesta settimana: Valceresio, panorami mozzafiato in cerca di turismo
La settimana settimana: Industrie, castelli e giovani
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