La perizia della Procura: “Pegoraro non è un folle”

E’ stato giudicato capace di intendere e di volere dal perito della Procura, Giuseppe Pegoraro, l’ex-agente di Polizia Locale che lo scorso 2 luglio ha sparato alla sindaca di Cardano al Campo Laura Prati, deceduta in seguito alle complicazioni delle ferite dei colpi di pistola, e al vicesindaco Costantino Iametti. I risultati della perizia, disposta dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, sono stati depositati oggi e resi noti al legale Gianluca Fontana che conferma la notizia. Dunque Pegoraro, secondo questo primo importante atto, non è un folle e la relazione conferma che il 61enne ha agito nel pieno possesso delle sue capacità intellettive. 

D’altra parte era stato lo stesso Pegoraro a dichiararsi totalmente consapevole del suo gesto durante il primo interrogatorio eseguito dal sostituto procuratore nell’immediatezza dei fatti. I risultati completi della perizia, comunque, devono ancora essere approfonditi sia dall’accusa che dalla difesa. Pegoraro, sempre in base a quanto dichiarato ai magistrati, ha agito per regolare i conti con la persona che aveva ritenuto la causa del suo allontanamento dal lavoro che aveva svolto per molti anni. Il difensore, naturalmente, non ha commentato il risultato che è frutto di una relazione richiesta dall’accusa.

La vicenda ha avuto un epilogo ancor più tragico con la morte di Laura Prati, avvenuta una settimana fa. L’intera città di Cardano al Campo è ancora sotto shock per quanto avvenuto e molta è stata la commozione della cittadinanza durante le esequie della loro sindaca. Ora Pegoraro è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e rischia di essere condannato all’ergastolo. 

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