La Yamaha colora le sue moto a sostegno della ricerca

La casa motociclistica prende da oggi i colori e il simbolo dell'associazione "Quelli Che...Con Luca" per dare visibilità al problema della leucemia e aiutare a raccogliere fondi

"Per combattere la leucemia ci vuole cuore", così ha esordito Lara Comi europarlamentare del Pdl alla presentazione oggi a Milano della partnership Yamaha con l’Associazione “quelli che…con LUCA”. Da oggi, infatti, le livree delle moto prendono il simbolo e i colori dell’associazione, i cuori rossi, nella convinzione che la visibilità mediatica possa dare un aiuto concreto e innovativo a chi lotta tutti i giorni per sconfiggere questa maledetta malattia che debilita e uccide chi si è ancora da poco affacciato alla vita.
"Ringrazio Andrea, il papà di Luca, che non ha mai smesso di credere in queste iniziative. Oltre che la vicinanza fisica, siamo infatti vicini di casa, ci accomuna la testardaggine. Il piccolo Luca è un fan di Valentino Rossi, il quale ha indossato una maglietta 46 in suo omaggio per tutta la stagione. Un ringraziamento a Valentino che ha mostrato grande sensibilità"."Ringrazio voi per la presenza, Mek, il papà di Luca per avermi dato una mano", ha spiegato l’europarlamentare.
Luca era un bambino con una grande passione per la moto, un tifo sfegatato per Valentino Rossi, un entusiasmo limpido e sincero tipico della sua giovanissima età. Fino a che la leucemia non l’ha portato via, lasciando un vuoto incolmabile. Da quel giorno, il papà Andrea ha deciso di lottare perché a nessun’altra famiglia potesse capitare la sua stessa tragedia, dando vita all’Associazione che presiede.
Con la propria attività, l’Associazione “quelli che…con LUCA” sostiene e finanzia il progetto Childhope (www.childhope.eu), una sfida europea che coinvolge numerosi Paesi nell’approfondire e sviluppare una nuova forma di terapia contro la leucemia infantile, la “Terapia Molecolare”, che rende più efficace l’azione del trapianto di midollo osseo. Infatti, grazie alla sperimentazione di bioingegneria genetica è stato accertato che,inserendo molecole artificiali sui linfociti dei donatori di midollo osseo, queste cellule si trasformano in farmaci che colpiscono solo le cellule tumorali leucemiche del bambino,lasciando intatte quelle sane. In Italia, a questa terapia è dedicato il Laboratorio Interdipartimentale di Terapia Cellulare e Genica “Stefano Verri” presso l’Ospedale San Gerardo di Monza, diretto dal Dr. Ettore Biagi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Luglio 2013
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