Radiologia chiusa per ferie: utenti mandati in altri ospedali

Una novantina di utenti con appuntamento già fissato è stata riprogrammata negli altri presidi perchè manca il medico. La spiegazione dell'azienda

Radiologia chiusa per l’estate. Da lunedì prossimo, 7 luglio, il reparto non potrà rispondere alle richieste dei pazienti esterni per i prossimi 3 mesi.
È la brutta sorpresa che si sono trovati i residenti della Valceresio che avevano preso e ottenuto l’appuntamento per effettuare un’ecografia all’ospedale di Cuasso. Una novantina di cittadini sta ricevendo una telefonata con cui l’azienda ospedaliera annuncia la chiusura per "pazienti esterni" con riprogrammazione dell’appuntamento negli altri presidi dell’azienda.

La motivazione ufficiale, viene riferita dai cittadini arrabbiati, è che non c’è il medico che possa venire nel presidio per le ecografie e per refertare gli esami. Non si capisce, però, perchè limitare il lavoro radiologico quando, da tempo, le radiografie vengono inviate per via telematica a Varese dove i sanitari procedono alla lettura e inviano, sempre per via telematica, il referto al presidio cuassese.  Oltre al disagio di chi aveva già l’appuntamento, si lamenta il disservizio che si ritroveranno i cittadini della Valganna e della Valceresio che si troveranno il reparto chiuso.

« È una delle tante scuse che vengono dette per impoverire progressivamente il presidio e portarlo alla chiusura. Si procede con una progressiva diminuzione dei servizi a diosposizione della cittadinanza». commenta il delegato sindacale della Fials Francesco Tucci che annuncia l’imminente presa di posizione di tutte le componenti sindacali di base contro la chiusura di Cuasso, un presidio ritenuto comunque indispensabile al territorio di Varese.

Tanto malcontento, però, non risulta all’azienda ospedaliera: « Abbiamo ricontattato tutti gli utenti che non hanno mostrato disappunto – spiega il dottor Andrea Larghi, dirigente medico di presidio – Tutti hanno mantenuto l’appuntamento nello stesso giorno anche se in una diversa sede. La decisione di chiudere la radiologia va letta con la normativa sulle ferie che, per la prima volta quest’anno, ci ha imposto molti sacrifici. I medici devono fare le ferie e noi siamo stati costretti ad accentrare alcuni servizi. L’idea che il referto sia trasmissibile telematicamente è giusta ma incompleta: la legge stabilisce che ci sia sempre un medico che spedisce e uno che riceve. Per questa mancanza di medici siamo sttai costretti a sospendere l’attività»

La scorsa settimana, il sindaco Massimo Cesaro aveva scritto una lettera di fuoco contro la decisione che sembra profilarsi in Regione di chiudere il presidio della Valceresio. Nonostante la secca smentita del direttore Callisto Bravi, la sensazione che sia questa la strada imboccata si fa sempre più concreta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Luglio 2013
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