“Un bilancio per aiutare chi lavora e produce”

Questa sera l'approvazione del bilancio 2013, che fissa anche le aliquote Imu e Tares. Diminuiscono di più di un quarto gli introiti da multe

Anche Casorate Sempione si appresta ad approvare questa sera, martedì 23 luglio, il bilancio di previsione 2013. Un appuntamento che  – in anni "normali" fissato nei primi mesi dell’anno – con le tante incertezze che vengono da Roma si è trasformato in una scelta: alcuni Comuni hanno scelto di rinviare a dopo l’estate, altri invece di partire ora. Questa è la scelta che ha fatto appunto anche Casorate, come spiega l’assessore Alessandro De Felice: «Con l’approvazione del bilancio, credo tra i primi comuni in Provincia di Varese, l’obiettivo è quello di evitare l’ingessamento della macchina comunale, già fin troppo penalizzata dai tagli ai trasferimenti e dall’incertezza che coinvolge enti locali, imprese e famiglie». Con l’approvazione del bilancio di previsione è possibile infatti "sbloccare" risorse economiche che sono altrimenti inutilizzabili.
De Felice dice che il Comune di Casorate Sempione punterà a favorire con le scelte di bilancio le realtà produttive: «Le scelte (in questo caso ancor più “politiche” oserei dire…) sono orientate a tutelare le realtà che contribuiscono a sviluppare un importante valore sul territorio, soprattutto in questo periodo».
Sul versante delle entrate, Casorate subisce un taglio di 179mila euro di trasferimenti dallo Stato centrale, mentre sempre sul fronte entrate è prevista una drastica riduzione delle entrate derivanti da sanzioni (le multe stradali), di ben 250.000 euro rispetto al 2012 (la previsione 2013 si attesta a 700.000 euro).  L’addizionale Irpef resta fissata anche nel 2013 al 4 per mille.
Quanto alla nuova tariffa servizi Tares, è previsto l’aumento dello 0.30 cent/mq (che i Comuni devono "raccogliere" per poi passarlo allo Stato), compensato e per alcune categorie annullato dalla riduzione delle tariffe per la gestione del servizio grazie all’attività di verifica e controllo («se tutti pagano, tutti pagano meno»), con una riduzione delle tariffe rispetto al 2012. «Per una famiglia di 4 persone si passa da una tariffa/mq di 0,81 euro a 0,70 euro, con un risparmio 11 cent/mq» dice ancora De Felice. Quanto alla Tares per utenze non domestiche come ristoranti, pizzerie e pub è prevista una diminuzione di 28 centesimi, che quasi compensa l’aumento dei 30 cent che vanno allo Stato; per Bar, caffè e pasticceri la diminuzione di 19 cent/mq(abbatte di oltre il 50% l’aumento statale)
Le aliquote Imu sono fissate al 4.8 per mille per la prima casa, all’8 per mille per negozi e botteghe, laboratori per arti e mestieri, capannoni e fabbriche, al 9 per mille per gli altri fabbricati (fondamentalmente seconde case) con un meccanismo di incentivi per i proprietari che interverranno sui fabbricati per  riqualificazione energetica (la riduzione di imposta si applica fino a 10 anni a seconda della classe energetica di riferimento) o per  interventi minori (per sostituzione caldaie, valvole termostatiche, serramenti e interventi su tetto o muri sono previste riduzioni se finalizzati a migliorare la sostenibilità energetica del fabbricato).

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Pubblicato il 23 Luglio 2013
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