“Una biblioteca di vinili? Angera mi ha detto no grazie”
E adesso due ragazzi l'hanno aperta a Londra. Un luogo per raccogliere dischi da tutto il mondo e metterli a disposizione del pubblico. Franco Zanetti aveva proposto la stessa cosa all'amministrazione comunale di Angera nel 2007
Una biblioteca fatta di vinili. L’idea è di due ragazzi di Londra che proprio in questi giorni, in Foulden Street nella zona di Stoke Newington, hanno aperto uno spazio dove sugli scaffali si raccolgono vinili. Al posto dei libri, nella "biblioteca" di Sophie Austin e Elly Rendall gli appassionati di musica trovano dischi di ogni genere e di ogni tempo.
Un luogo dedicato alla musica in cui il "materiale primario" viene donato da collezionisti di tutto il mondo raggiugendo due obiettivi in un colpo solo: raccogliere e salvaguardare i vinili e mettere in contatto appassionati da ogni parte del globo.
Un’idea metropolitana che sarebbe potuta diventare provinciale, o meglio, "angerese". Franco Zanetti, giornalista, direttore di Rockol.it e appassionato dei Beatles, nel 2007 aveva infatti proposto all’amministrazione comunale di Angera, di aprire una "biblioteca dei vinili". Come si legge nella lettera che aveva inviato all’allora sindaco Ponti, Zanetti avrebbe acquistato e ristrutturato – a sue spese – il vecchio cinematografo di via Cavour 3-11 chiuso da anni, usandone una parte per creare la collezione musicale. Lo stabile inutilizzato avrebbe accolto il suo materiale privato: 15mila vinili, annate di riviste musicali, migliaia di cd, di dvd e videocassette di film, di libri sullo spettacolo. Il tutto messo a disposizione del pubblico. Nella lettera inviata all’amministrazione, Zanetti proponeva:
I collezionisti di tutto il mondo avrebbero quindi potuto continuare la collezione, così come succede a Londra e lo spazio sarebbe potuto diventare un vero e proprio luogo culturale e attrattivo per il territorio. Un’operazione che qualche giorno fa ha visto come protagonista anche la biblitoca di Torino e la giornalista specializzata della Stampa Marinella Venegoni.
«La mia lettera non ebbe mai risposta – spiega oggi a VareseNews Franco Zanetti – Voci di corridoio mi riferirono dell’opposizione di un assessore, ma resta il fatto che nessuno si prese mai la briga nemmeno di comunicarmi un rifiuto, e le ragioni di tale rifiuto. A quanto mi risulta, il vecchio cinema è ancora lì che cade a pezzi».
Un bel progetto insomma, sfumato in breve tempo. Chissà se l’idea potrà mai essere realizzata nella nostra provincia, ricca di appassionati del vinile: si accettano candidature.
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