Davide Van De Sfroos in concerto a Gravedona
Dopo il concerto dell’estate 2000 in piazza Cavour immortalato dalle telecamere RAI, Davide Van De Sfroos sarà di scena nel comune altolariano venerdì 30 agosto (inizio 21.30) con il suo “Teritoritour 2013”
E’ un ritorno atteso quello di Davide Van De Sfroos a Gravedona ed Uniti. Dopo il concerto dell’estate 2000 in piazza Cavour immortalato dalle telecamere RAI, Davide Van De
Sfroos sarà di scena nel comune altolariano venerdì 30 agosto (inizio 21.30) con il suo “TERITORITUR 2013”.
E’ una data speciale quella di Gravedona ed Uniti, considerato che la Pro Loco organizzerà l’evento in ricordo di Sergio Pradella, socio storico del sodalizio scomparso tragicamente due anni fa. Il concerto è infatti inserito all’interno della manifestazione “Un cuore per amico” che si svolge ogni anno nella stessa data. Musica e solidarietà a braccetto dunque.
Il concerto di Gravedona si terrà al centro sportivo in località Serenella. I biglietti saranno in vendita da giovedì 1° agosto su www.ticketone.it e presso alcuni rivenditori off-line. Gravedona e Uniti è anche uno dei 15 Comuni che hanno animato “Terra & acqua”, il viaggio social di Davide Van De Sfroos alla scoperta di luoghi, personaggi, sapori e colori del lago di Como. Viaggio destinato a divenire una fiction televisiva. «Non ho mai scordato l’altolago, dove ho trascorso lunghi periodi della mia infanzia – afferma Davide – Mi capita spesso di passare di lì e durante le riprese di Terra e Acqua ho avuto modo di raccontare luoghi, persone e tradizioni uniche»».
Accanto ai successi di sempre come “Pulenta e Galena Fregia”, “La Balera”, la “Ninna
Nanna del Contrabbandiere”, “La Curiera”, oltre al tormentone sanremese “Yanez”, Davide
proporrà anche a Gravedona ed Uniti le novità dell’estate 2013: “Ki” e “Goga Magoga”, i
due brani che andranno a far parte del nuovo cd, interamente composto da canzoni inedite. «KI è una canzone che parte da una latitudine visionaria per afferrare una serie di immagini a catena che riflettono sul vivere nella sua straordinaria quotidianità – afferma Davide – “Goga e Magoga”, detto ormai dimenticato che usavano i vecchi, è una riflessione ossessiva su quello che siamo diventati e su come abbiamo trasformato il territorio a nostro contorto piacimento».
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