La Cimberio inizia a sudare sospinta dai suoi tifosi

Sono almeno mille le mani che tributano il primo applauso della stagione alla Cimberio, tornata in quel palazzetto lasciato tra i rimpianti e qualche lacrima nell’infausta serata del 7 giugno. L’eredità lasciata dagli “Indimenticabili” è ancora forte da queste parti e la gente di Varese lo ha dimostrato accorrendo in massa al raduno biancorosso, anticipato rispetto alle concorrenti per via del doppio impegno ufficiale che attende i ragazzi di Fabrizio Frates a inizio ottobre, con il torneo di qualificazione all’Eurolega e la Supercoppa Italiana contro Siena.
L’annata della nuova Cimberio è iniziata a ranghi incompleti (Clark arriverà martedì, Hassell tra qualche giorno, Rush dopo gli Europei che giocherà con la Svezia) ma senza sconti: a prendersi cura di Ere e compagni è stato fin da subito il preparatore Marco Armenise, fondamentale per mettere subito a punto il gruppo a livello atletico e arrivare così al primo picco di forma prima dell’inizio della Serie A.
«Questo sarà un periodo in cui cercheremo i nostri punti di riferimento, cioè quella identità tecnica su cui costruiremo il nostro lavoro e la nostra stagione. Oggi è un bel giorno, quello in cui si inizia un’avventura collettiva e in cui termina un’attesa a cui arriviamo carichi ed eccitati» spiega coach Frates, anch’egli alla prima volta come allenatore di Varese dopo tante battaglie combattute sulle panchine rivali.
Il tecnico milanese calca la mano su questa “identità tecnica” ed entra volentieri nel dettaglio: «La nostra filosofia di gioco sarà dettata dalle caratteristiche dei giocatori: da un centro di movimento come Hassell che trae vantaggio dalle situazioni dinamiche a due ali forti come Polonara e Sakota che non hanno gioco interno ma altre qualità, fino a una batteria di esterni con qualità interessanti. Clark è un ottimo tiratore, Coleman sa attaccare il canestro e giocare in campo aperto, Ere ha tante soluzioni per fare canestro e via discorrendo… Dinamicità, ritmo, aggressività non sono solo parole che piacciono ai tifosi ma anche modi per far esprimere al massimo il potenziale dei nostri giocatori».
Parlare di obiettivi al primo giorno di scuola è ovviamente prematuro, però Frates non rinuncia a lanciare un’occhiata al futuro: «Credo che sarà un’annata di grande equilibrio e un campionato appassionante. Sulla carta Milano è su un altro pianeta ma alle sue spalle ci sono molti quintetti competitivi e penso che la classifica finale sarà stilata con piccole differenze; saranno i piccoli episodi a stabilire la graduatoria perché in tanti aspirano a fare bene. Anche quest’estate tra l’altro il mercato è stato difficile per tutte le italiane, che si trovano ad affrontare una concorrenza che una voglia non c’era, ma mi pare che la nuova Serie A abbia diversi uomini di talento tra le sue fila».
Sul parquet l’intervento di Frates si è visto dopo un’ora, quando sono stati distribuiti i palloni e sono iniziati i primi esercizi di tiro, accompagnati nelle pause da applausi e cori coordinati dagli Arditi già in forma-campionato. Applausometro alto per tutti i riconfermati, mentre i nomi di Vitucci e Cerella sono già accomunati tra i nemici giurati per la nuova stagione. Come previsto, visto la fuga ad Avellino del primo e il passaggio all’Olimpia del secondo, tra l’altro avvenuto pochi giorni dopo un’intervista a Sakota che (parlando di Dunston) aveva avvisato «Non si va da Varese a Milano».
Dopo il primo assaggio di campo, la squadra continuerà ad allenarsi al PalaWhirlpool e a porte aperte per i prossimi giorni in attesa di accogliere Clark e Hassell; da mercoledì prossimo invece la comitiva biancorossa si sposterà in Valmalenco dove è programmato il tradizionale ritiro estivo con tanto di prime amichevoli. L’avventura è ricominciata, bentornati a bordo.

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