Letture da vacanze, ecco cosa leggere per “staccare”

In città o sotto l'ombrellone ecco alcuni consigli di lettura offerti dalla rerdazione di Varesenews

Nella valigia o sul comodino, è sempre bene tenersi un po’ di medicine per il cervello, specialmente quando si vuole staccare per via delle vacanze. Allora quale libro scegliere? Abbiamo deciso di raccontarvi le nostre letture e girare ai lettori di Varesenews qualche consiglio su come affrontare pomeriggi infuocati e calde notti estive. Oggi pubblichiamo la prima parte delle nostre recensioni. Nella settimana di Ferragosto il resto.
Buona lettura, allora e non dimenticate che per leggere basta entrare in una biblioteca pubblica per risparmiare parecchi euro. (ac)

Dalia Nera, James Ellroy, Mondadori Editore
Ispirato a un terribile fatto di cronaca, Dalia Nera, è uno dei primi romanzi della serie "storica" di Ellroy. Lo scrittore americano narra gli eventi che si snodano attorno all’indagine sull’omicidio di Elizabet Short, giovanissima attrice conosciuta con il soprannome di "Dalia Nera". Consigliato a chi ama il genere noir e lo stile duro ed essenziale di James Ellroy

Testa di cane, Morten Ramsland, Feltrinelli
È una bizzarra saga familiare. Il libro narra la storia di tre generazioni e si apre con la fuga del nonno paterno, Askid, dai soldati tedeschi all’alba della seconda guerra mondiale. La vita dell’incorreggibile Askid si intreccia con quella di altre figure dal carattere altrettanto imprevedibile e affascinante. L’autore è nordico ma il suo stile è lontano da quello dei thriller alla Stieg Larsson mentre è molto più simile alla narrazione di Daniel Pennac

Il Maestro e Margherita, Michail Bulgakov, Einaudi
Un classico della lettura da rileggere ogni volta gustandosi nuovi particolari. Con uno stile moderno, avvincente e ironico l’autore racconta la difficile storia d’amore tra uno scrittore (il Maestro) e la sua Margherita. Il romanzo è ambientato nell’Unione Sovietica degli anni trenta dove si alternano diversi personaggi, dal dispettoso Behemot al Diavolo in persona. Da non perdere la storia parallela del processo di Ponzio Pilato al messia e il dialogo sulla fede tra l’intellettuale Michail Aleksandrovic Berlioz e un misterioso forestiero. 
(Maria Carla Cebrelli)
                                                                ***

Joel Dicker, La verità sul caso Harry Quebert, Bompiani
Il caso editoriale di quest’anno. Sotto l’ombrellone non può di certo mancare un giallo, e questo noir ha sbancato le bancarelle. Joel Dicker, giovanissimo autore di soli 28 anni, è alla sua seconda prova letteraria. “La verità sul caso Harry Quebert” è un romanzo ambientato tra passato e presente. Estate del 1975: si perdono le tracce della quindicenne Nola Kellergan. 2008: del suo omicidio è accusato il celebre scrittore Harry Quebert. Correrà in suo aiuto Marcus Goldman, ex allievo, che non ci sta a a veder passare il suo mentore come un assassino. Tanti i misteri che tengono il lettore sul filo del rasoio fino alla fine.

Isabel Allende, Il quaderno di Maya, Feltrinelli
La storia di un’adolescente problematica, che, in fuga dall’FBI e dagli spacciatori che la cercano a Las Vegas, si rifugia a Chiloè, un’arcipelago nel sud del Cile. Qui Maya Vidal riuscirà a ritrovare se stessa, le sue radici, grazie all’amicizia e al supporto di un vecchio misantropo, amico della nonna. Isabel Allende torna con un romanzo in cui racconta gli sbagli di una ragazza che alla fine capisce di amare troppo la vita per lasciarsela scappare.

Gabriel Garcìa Màrquez, Cent’anni di solitudine, Feltrinelli
Una delle opere più significati del Novecento, prodotta dal Premio Nobel Màrquez. E’ la storia di Macondo e in particolare della famiglia Buendia, il cui capostipite ha fondato questo paese fantastico. Nel corso dei secoli, i protagonisti del romanzo, scoprono che di fatto la storia non è altro che un movimento circolare di fatti che periodicamente si ripresentano. L’acceso realismo dello scrittore colombiano ci trasporta in un’atmosfera irreale, ma pregna di significato.
(Diletta Cecchin)
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Michele Mezza, Avevamo la luna, Donzelli
Avevamo la luna è un progetto editoriale che va ben oltre il libro. Ricco di QR code rimanda a molto materiale multimediale raccolto in un sito internet. Ogni capitolo termina poi con una lunga intervista a un protagonista della materia trattata. 
“La tesi che intendiamo proporre – scrive Mezza – la denunciamo subito:l’inadeguatezza del sistema politico, economico e istituzionale a comprendere e padroneggiare oggi i nuovi alfabeti della società della conoscenza che, a nostro avviso, è alla base dell’attuale criticità del modo di essere nazione dell’Italia, ha la sua origine proprio nel buco nero creatosi in quel fatidico arco di tempo in cui passammo dalla speranza del molto che iniziava alla delusione del tutto che finiva. In quel periodo, ci pare di poter dire, si registrò infatti una convergenza, e si abbozzò una contaminazione, tra fenomeni inizialmente distinti e distanti tra loro. È questa l’origine del cronotopo del mancato sviluppo italiano”.
Michele Mezza mette al centro due precisi fatti: la vendita della divisione elettronica della Olivetti alla General Electric e “il tintinnar di sciabole che Pietro Nenni avverte nei corridoi del Quirinale”. 

Fulvio Ervas, Se ti abbraccio non aver paura, Marcos y Marcos
Un anno fa entrando in libreria per il solito regalo a un amico, ho visto una copertina che mi incuriosiva. L’autore, Fulvio Ervas, non mi diceva niente. Leggo la quarta di copertina di Se ti abbraccio non aver paura e resto incantato.
Lo compro e lo divoro. All’inizio non mi convince la scrittura, ma è solo perché amo altri modi, altri stili, ma poi, una volta che ci entri diventa secondaria. Il libro scorre via e passo passo dimentichi che uno dei protagonisti, Andrea, vive in un mondo tutto suo. 
Un libro che vale mille volte i discorsi più illuminati su cosa sia la differenza, sul rispetto dell’altro, sull’accettazione dell’altro. Franco vive questo viaggio con suo figlio Andrea, autistico quasi dalla nascita, come una ricerca di sé stesso. Una grande avventura.
Vi lascio con un passaggio toccante del libro. 
"Impreco ma lo amo. Non so di cosa sia fatto questo amore. Credo che un genitore non possa rispondere a questa domanda. A volte è sepolto, a volte indifferente, a volte è solo amore per sé stessi. A volte è semplicemente sentire la vita che ti attraversa. È partita da un punto, tu la prendi in consegna e la passi a qualcuno".

Elogio della depressione, Aldo Bonomi – Eugenio Borgna, Einaudi
"La sofferenza ha a che fare con gli abissi della nostra interiorità, e, in ogni caso, ci rende più sensibili e più aperti a intravedere, e a cogliere, gli orizzonti del senso della vita: le sue contraddizioni e le sue ombre, le sue ferite e nonostante tutto le sue speranze. Ma nella sofferenza risplende, dolorosa e luminosa, e non sempre riconosciuta nei suoi fulgori e nei suoi adombramenti, la indicibile connotazione della dignità umana".
Ho appena finito di leggere Elogio della depressione di Aldo Bonomi ed Eugenio Borgna, Einaudi. Centotrenta pagine intense e dense di riflessioni profonde su un tema che emerge già dalla copertina. "Gli individui, le famiglie e le comunità sono oggi intrappolate in un circuito di paura, angoscia, rancore, incapaci di dare un significato collettivo alla sofferenza".
Un sociologo, Aldo Bonomi, e uno psichiatra, Eugenio Borgna, dialogano cercando risposte a domande che sempre più a stento le persone si fanno, in una società ormai individualizzata dove, spesso, sembrano trionfare indifferenza e deserto delle emozioni.
Bonomi riflette su quella che lui chiama "comunità di cura", e Borgna sulla "comunità di destino". Due risposte simili al bisogno di uscire dalla sofferenza come semplice e mera esperienza individuale ritrovando un confronto e sostegno proprio a partire dall’esperienza più dura e faticosa: la depressione.
(Marco Giovannelli)
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Come Dio comanda, Niccolò Ammaniti, Mondadori
Appassionante e cupo. Racconta la storia di un ragazzino e suo padre e di alcuni strampalati amici. C’é un delitto un rapporto d’amore filiale, la formazione di un disadattato, e tanta pioggia. L’ho amato tantissimo.

Middlesex, Eugenides Jeffrey, Mondadori
Una saga stupenda, che parte dall’incendio di Smirne e arriva all’assedio dei neri di Chicago del 1968 con lo stratagemma del racconto di un gene che modifica la sessualità di uno dei
protagonisti. Segreti e vergogne, ma anche storia e amore. Eccezionale ed eccentrico.

Non avevo capito niente, Diego De Silva, Einaudi
Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome, come fossero persone di famiglia. È stato appena lasciato dalla moglie, ma cerca con ogni mezzo di mantenere un legame con lei e i due figli adolescenti. Un giorno viene improvvisamente nominato difensore d’ufficio di un becchino di camorra detto "Mimmo ‘o burzone”.
(Roberto Rotondo)
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Joyland, Stephen King, Sperling & Kupfer
Definire King “il re dell’horror” è riduttivo. Scrive tanto, a volte delude per la banalità delle storie, ma non è sicuramente questo il caso. Il racconto di Davin Jones e del suo lavoro estivo in un parco giochi, commuove, tra nostalgia e mistero. Lo scrittore ritorna alle atmosfere dei libri non horror che lo hanno fatto apprezzare dalla critica, come “Stand by me” o “La bambina che amava Tom Gordon”. Lo fa in grande stile, con un pizzico di mistero, ma con la consapevolezza di una gioventù ormai lontana.

Acqua Buia, Ian McEwan, Einaudi Stile Libero
Texas, anni’30, lungo il fiume Sabine. Luoghi senza legge, tra fanatici della religione, razzisti e una società altamente maschilista. Tre amici adolescenti trovano il corpo di una coetanea, nel fiume, uccisa non si sa da chi. Ma era un’amica che sognava il cinema, non si meritava quella fine. Decidono di bruciare il corpo e portare le ceneri a Hollywood. Una scusa per fuggire da quei posti che gli impediscono di crescere. Non vogliono diventare come i loro genitori, schiacciati da una vita senza lavoro e senza speranza. Dopo aver rubato i soldi necessari al viaggio, la fuga si complica… Altro racconto di formazione, di cambiamento, di crescita. Per un’avventura da cui nessuno uscirà più come prima. Le pagine volano.

Lontano dai sogni, di Ennio Morricone e Antonio Monda, Mondadori editore
Un libro piccolo e di lettura veloce che ripercorre, tra curiosità e aneddoti, gran parte della storia del cinema attraverso gli occhi di Ennio Morricone. Compositore che ha lavorato con i più grandi registi di sempre (Leone, Pasolini, Bertolucci, Tornatore e tanti altri), capace di scrivere anche vere e proprie opere nel suo studio di Roma. Morricone parla chiaro, anche di quando si è rifiutato di lavorare con qualche regista, o di quando faticava a trovare l’ispirazione. O, ancora meglio, cosa lo avvolge quando trova la giusta melodia al giusto film.
(Manuel Sgarella)
                                                                ***

Harry Potter, Rowling J. K., Salani
La saga di Harry Potter (meglio se letta in inglese). Sento già gli scettici e i prevenuti, in parte lo ero anche io. Il maggior pregio di questi sette libri – oltre all’essere scritti molto bene – è quello di trasportavi per qualche ora in un mondo parallelo. Se letto da adulti poi, le storie fra adolescenti sono così tenere da far rimpiangere quel periodo! La parte fantasy non è neanche quella predominante quindi non stanca.

Amore, Isabel Allende, Feltrinelli
"Amore" di Isabel Allende all’inzio frega un po’, perché non è un nuovo romanzo ma una raccolta delle scene d’amore e di sesso raccolte nei suoi libri. Via via che si va avanti nella lettura però (se siete in spiaggia, diciamo che in due giorni al massimo l’avete finito) le sue protagoniste diventeranno nuovamente (o per la prima volta) vostre amiche. Se conoscete già l’autrice, vi verrà voglia di rileggere le sue storie, a partire da quella di Clara e Blanca nella Casa degli Spiriti.

Venuto al mondo, Margaret Mazzantini, Mondadori
Prima di leggere il libro, ho visto il film. E se già il film era coinvolgente, il romanzo te lo porti dietro per molto tempo anche dopo averlo finito. "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini ti fa sentire così tanto Gemma da soffrire con lei per decine e decine di pagine. Forse non è una lettura estiva, sicuramente non è una lettura leggera. Dipende molto da cosa cercate e da come siete disposti. Bella la Roma che fa da sfondo a una parte della storia, tragica e bellissima Sarajevo prima, durante e dopo la guerra.
(Valeria Vercelloni)

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Pubblicato il 09 Agosto 2013
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