Settimana corta per le scuole di Verbania. Ma il Cobianchi dice “no”
La richiesta della Provincia è dovuta a risparmi per le spese dei trasporti e di altri servizi. L'istituto molto frequentato dai ragazzi varesini continuerà sui sei giorni
La prima a volere la settimana di cinque giorni era stata l’allora Ministro Gelmini. Piano piano, alcuni istituti si adeguarono.
Nei mesi scorsi, la crisi economica e il futuro incerto indussero la Provincia di Milano e l’Ufficio scolastico regionale lombardo a invitare le scuole a chiudere le porte il sabato. Con lo stesso orario settimanale, suddiviso negli altri 5 giorni, il possibile risparmio sarebbe del 5% grazie alla riduzione dei costi di riscaldamento.
Di questi giorni la notizia, riportata dal quotidiano La Stampa, che la Provincia di Verbania Cusio Ossola ha chiesto alle superiori di adottare la settimana corta per poter risparmiare. I risparmi deriverebbero dai tagli sui costi dei trasporti e del riscaldamento. A questa direttiva, però, si sono dette contrari l’istituto Cobianchi di Verbania e il liceo Gobetti di Omegna che si sono detti contrari, puntando sull’autonomia organizzativa. Per loro, infatti, sarebbero troppi i problemi organizzativi e logistici da risolvere. La decisione del Cobianchi riguarda molti ragazzi varesini che quotidianamente sbarcano a Verbania per raggiungere le aule.
La Stampa riporta la dichiarazione dell’assessore ai Trasporti
«Abbiamo fatto recentemente un incontro con i presidi e abbiamo avuto rassicurazioni che nella maggior parte dei casi per le scuole superiori si andrà in questa direzione» spiega l’assessore provinciale ai Trasporti Giampaolo Blardone, che ha incontrato i dirigenti scolastici assieme al collega di giunta (e assessore all’Istruzione) Claudio Cottini. I due «no», quello dell’istituto tecnico Cobianchi di Verbania e del liceo Gobetti di Omegna, sono stati motivati con problematiche logistiche.
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